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Classificare i film di Wes Anderson non è impresa semplice, tanto che capita sovente di sentir parlare di opere “wesandersoniane”. Ne è un esempio l’ultimo lavoro, premiato a Berlino con l’Orso d’argento e vincitore del David di Donatello come miglior film straniero. In quest’opera corale, che può contare su un cast di altissimo livello, è facile riconoscere i segni distintivi dello stile personalissimo del regista, a cominciare dalla marcata caratterizzazione dei personaggi e dall’atmosfera quasi fiabesca conferita dal giusto equilibrio tra scenografie, colori e musiche.

Grand Budapest Hotel segue lo schema di una storia raccontata da un libro, al cui autore fu raccontata da uno dei protagonisti. Da questa concatenazione iniziale si sviluppa una trama surreale, che mescola con grazia ed eleganza commedia, dramma e giallo, senza lesinare scene grottesche e simpaticamente truculente.

Monsieur Gustave (Ralph Fiennes) è il direttore del Grand Budapest Hotel, imponente struttura in cima alle montagne dell’immaginaria Zubrowka.

Abile intrattenitore delle attempate frequentatrici dell’albergo, viene accusato dell’omicidio di una di queste, Madame D (Tilda Swinton), che gli aveva lasciato in eredità un prezioso quadro. Sarà quindi costretto a scappare dal figlio della donna (Adrien Brody) e troverà un aiuto fondamentale nel nuovo assistente, il lobby boy Zero Moustafa (interpretato dall’esordiente Tony Revolori).

Il film è una continua evoluzione della narrazione senza pause, in cui ogni personaggio viene curato, dal protagonista alle comparse. Nessun dialogo è lasciato al caso, a vantaggio di un quadro definitivo armonico e piacevole, a cui contribuisce ancora una volta la scelta di colori e colonna sonora. La gradevolezza dell’insieme è data anche da un tono che si mantiene costantemente equilibrato, sia nei passaggi prettamente umoristici che in quelli volutamente più grotteschi.

La sensazione che rimane sui titoli di coda è quella di una piacevole armonia, di una storia raccontata come fosse una fiaba, con buoni e cattivi, ma in cui i cattivi non sono mai tali, in pieno stile andersoniano.

REGIA: Wes Anderson

ANNO: 2014

GENERE: Commedia

DURATA: 100 minuti

TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=6bdLeEEOEXA

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