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ASCOLI PICENO – Vip e Quintana, un binomio che ha scatenato l’opinione pubblica. Questa volta interviene Francesco Ameli (Pd) che, senza sindacalizzare sulla bontà dell’iniziativa punta il dito contro l’Arengo. “Altro che palazzo di vetro della trasparenza, l’Arengo si conferma ancora una volta luogo dei sotterfugi”.

La vicenda della partecipazione dei sei vip alla sfilata della Quintana di domenica, per l’esponente democratico, non quadra. Ricostruiamo i fatti. Il consigliere regionale Valeriano Camela ottiene dalla Regione 60.000 euro per far partecipare al corteo storico sei personaggi famosi. Presso l’Ente Quintana viene svolto il sorteggio che accoppia i vip ai sestieri. A una settimana dalla Giostra il Comune manda un comunicato stampa dove si dice che non parteciperanno perché uno dei personaggi ha subito una indisposizione, al loro posto ci sarà la Compagnia dei Folli. Due giorni dopo altro comunicato stampa dove il sindaco Castelli afferma di aver deciso di non far sfilare i vip perché in tempi di crisi tutte le spese vanno ben ponderate.

“C’è qualcosa che non torna. – commenta – La cosa più grave è che il Comune almeno in un comunicato ha detto qualcosa di diverso dalla realtà, se non in entrambi. Il sindaco Guido Castelli ci dica cosa è successo veramente con i vip. Che senso ha chiedere i fondi con uno scopo ben preciso, non dire nulla fino al suo ottenimento e poi dire che la cosa non è da fare. Che figura si è fatto con i sei vip ingaggiati e poi scaricati, che credibilità può assumere la città agli occhi di un artista?”. Ma tra le domande, una primeggia: che fine faranno i 60.000 euro ottenuti?

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