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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il vicepresidente al Parlamento Europeo David Sassoli è a San Benedetto del Tronto. Una presenza ancora più di spessore dato che cade in concomitanza della sua delega alle questione del Mediterraneo. Presso la sala dell’associazione Pescatori, alla presenza degli assessori comunali Margherita Sorge e Fabio Urbinati, si è svolto un incontro fortemente voluto e sostenuto dal Partito Democratico. Ad aprire la mattinata di lavori la segretaria Pd Sabrina Gregori, il segretario del circolo nord Andrea Manfroni e il segretario provinciale Antimo Di Francesco.

Protagonisti del confronto, però, sono stati i balneari, gli albergatori, i ristoratori e i marittimi; al centro del discorso, infatti, la Direttiva Bolkestein e le incertezze tutte italiane per il settore imprenditoriale-turistico. Giuseppe Ricci (Itb Italia), Sandro Assenti e Ilenia Illuminati (Confesercenti) hanno sollecitato una volta per tutte un intervento che garantisca ai concessionari di spiaggia almeno la possibilità di salvare le proprie imprese. Un intervento necessario considerata la situazione di standby controproducente per l’economia cittadina che può già contare per la stagione 2014 il meno 60 per cento di guadagno. Se le proroghe servono a poco agli occhi dei concessionari, per David Sassoli potrebbero rappresentare l’occasione che il Governo italiano ha per chiedere all’Europa la riapertura del processo legislativo considerata la specificità dell’economia turistica tutta italiana. Un’occasione già persa nella fase iniziale della presentazione della Direttiva. “La decisione non può che partire dal Governo, ma dobbiamo spingere tutti, enti locali, associazioni e politica”, spiega Sassoli.

A rappresentare il comparto marittimo Nazzareno Ricci dell’associazione Nati nell’Adriatico che ha espresso tutto l’impegno sambenedettese per la ridefinizione del fermo pesca spalmato sui 7 giorni lavorativi per tutto l’anno. Un’opportunità e un’esigenza per il settore che deve fare i conti con l’ammodernamento delle imbarcazioni e le energie alternative senza fondi e incentivi. Da parte di David Sassoli la proposta di un tavolo tecnico attorno al quale il settore pesca sia rappresentato per uno sviluppo condiviso e al passo con i tempi. “Un gap che va recuperato, ma siamo sulla buona strada – commenta l’assessore Urbinati – se si considera che San Benedetto è riuscita a intercettare un terzo dei fondi regionali da destinare all’area portuale”.

Significativo l’appoggio di Simone Splendiani per il Comune di Grottammare e del sindaco di Cupra Marittima Domenico D’Annibali, sinonimo di un problema che non riguarda solo la costa sambenedettese (e le sue 114 concessioni), ma tutta la riviera (54 a Grottammare e 18 a Cupra). Una costa che chiede di rivedere i limiti marchigiani sul piano costiero e turistico per rimettere in carreggiata strutture e responsabilità. In tutto questo l’Europa, croce e delizia dell’Italia, può rappresentare un luogo fondamentale per la riorganizzazione e la discussione di processi volti a riempire le lacune italiane. Perché lo dice anche Sassoli, “spesso è un problema di mentalità”.

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