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ASCOLI PICENO – Il Comune di Ascoli Piceno è proprietario di boschi con castagneti nella frazione Piagge e nel 2009 è stata indetta una gara per l’affidamento in affitto del bosco per un importo a base d’asta di 2.400 euro e aggiudicato per 5.110 euro. La durata del contratto d’affitto è di 5 anni, 2 mesi e 10 giorni, ovvero dal primo settembre 2009 al 10 novembre 2014. Insomma, il contratto andrà a scadere tra pochi giorni, il gruppo consigliare del Pd non rimane ad aspettare e snocciola alcuni suggerimenti utili per ottimizzare l’area.

IL CASTAGNETO – Attualmente sono in corso da parte della Soprintendenza le procedure per coprire con decreto di tutela l’area che dal cimitero di Piagge si propaga verso l’Ermo proseguendo fino al “Dito del diavolo”, ai ruderi del monastero di San Lorenzo e alla grotta del beato Corrado. Inoltre, sono in corso le opere di restauro del monumento dell’Eremo del San Marco. Le presenze botanico-vegetazionali, geomorfologiche e profili storico-architettonici di rilievo attribuiscono un valore aggiunto all’area boschiva e per certi versi sconosciuta.

LA PROPOSTA – Insomma, la città di Ascoli Piceno dovrebbe trarre vantaggio da questi tesori nascosti che potrebbero innescare un vero e proprio flusso turistico interregionale di carattere religioso. Pertanto, il gruppo consiliare Pd suggerisce in un’interrogazione in cui sollecita il recupero e l’utilizzo dell’area. “Riteniamo un errore l’eventuale volontà di rinnovare l’affitto della zona a privati, limitandone perciò il pubblico godimento così come prescritto dalla motivazione della donazione dell’area da parte della famiglia Sgariglia ed in aperto contrasto con le previsioni del PRG che finalmente destina l’intera zona a Parco Urbano”, sottolinea il gruppo Pd.

IL PROGETTO – “È opportuno, evitare di procedere a tale affidamento ed invece, vista la rilevanza del tema, sarebbe opportuno nominare una commissione consiliare paritetica che, con tempi stretti, proceda ad effettuare una ricognizione delle possibilità di finanziamenti regionali, nazionali europei, per le opere necessarie per attivare immediatamente l’utilizzo pubblico della zona, valutando l’ipotesi di investire immediatamente per la sistemazione sentieristica dell’area e di affidarne custodia e gestione ad una cooperativa di giovani appassionati e qualificati”.

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