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Ennesimo capitolo, quello scritto lunedì scorso, della lunga telenovela relativa alla querelle tra il Comune di Maltignano e l’Uniproject, la nota ditta che ha sede lungo la strada Bonifica, a ridosso della popolosa frazione di Caselle, e che opera nel settore del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti.

LA CONFERENZA – Durante la conferenza dei servizi convocata per il rilascio dell’Aia, ovvero l’Autorizzazione Integrata Ambientale, anche il sindaco Armando Falcioni è stato chiamato chiamato ad ufficializzare il proprio parere di competenza. Il primo cittadino maltignanese, in rappresentanza di tutti gli abitanti non solo della frazione di Caselle ma, più in generale, di tutto il territorio limitrofo, ha espresso parere contrario nei confronti della stessa, chiedendo alla Provincia di Ascoli di prevedere la dislocazione dell’impianto in un altro luogo.

IL PARERE – Insieme a Falcioni, all’incontro ha preso parte anche l’assessore Fausto Spurio ed entrambi, sempre nel corso della medesima riunione, hanno ribadito i pareri negativi che l’amministrazione comunale maltignanese ha espresso negli anni e che il parere contrario viene motivato dalla eccessiva vicinanza dell’Uniproject alla popolosa frazione di Caselle, che dista solamente 350 metri dall’impianto ed in cui sono presenti dei siti sensibili come la scuola dell’infanzia, la ‘bambinopoli’, diverse aree verdi ed impianti sportivi.

L’AREA – Inoltre, sempre Falcioni, ha ricordato che l’area ove insiste la struttura è attualmente individuata come zona di esondazione elevato “E3” (area a rischio elevato di esondazione) dal vigente «Pai» (Piano Assesto Idrogeologico) per la vicinanza del fiume Tronto e che negli anni si sono registrati numerosi fenomeni di diffusione di pessimi odori che hanno creato disagi alla popolazione, più volte segnalati alle autorità preposte sia in sede di conferenza di servizi che attraverso una raccolta di firme.

LE ALTERNATIVE – In caso di inopinata autorizzazione da parte del settore ambiente della Provincia, unico ente deputato al rilascio dell’autorizzazione, il Comune ha chiesto di imporre al Consind, proprietario dell’impianto, in via prioritaria di porre fine una volta per tutte alla ripetuta situazione di disagio per la frazione di Caselle, attraverso importanti investimenti riguardanti la copertura delle vasche e la messa in opera di potenti abbattitori odorigeni. Falcioni e Spurio, infine, hanno anche manifestato la propria amarezza «per la solitudine con la quale il Comune di Maltignano ha dovuto convivere per un problema che, di contro, è stato territoriale». Il sindaco, dunque, ha auspicato un tempestivo e concreto intervento da parte della Provincia.

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