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La storia vuole che quando fu letto alla radio la prima volta il libro “la guerra dei mondi” il pubblico, scambiando la fiction con il reale abbia avuto attacchi di terrore e momenti di delirio collettivo. Bene forse questo aneddoto dovrebbe ricordarci che il potere dello scrittore è grandissimo perché riesce, attraverso la parola, a creare la realtà, a modificarla e a farsi gioco di noi. Questa riflessione ben si accorda a un delizioso libro che ho letto e che presenteremo in libreria mercoledì 28 Gennaio nell’ambito del progetto “Scrittori a Scola”. Dalle ore 16.30 infatti ospite di Rinascita sarà Francesco Mari, esordiente con la casa editrice Fazi con il suo esilarante “la ragazza di Scampia”.

Il libro è il racconto surreale di uno scrittore che inventandosi una storia “alla Saviano” viene preso da tutti (editore, videomaker, studiosi, politici etc) per un giornalista d’assalto che ha trovato la storiaccia di amore, morte e denuncia tra le Vele del quartiere famoso e maledetto di Napoli. Lui, da bravo attore, accetta e si gode la parte anche se la vita da bugiardo cronico diventa sempre più “agitata”. Ovviamente non vi dico nulla del finale e vi lascio con la curiosità. Questo romanzo oltre a giocare alla commedia degli equivoci ci mostra con ironia tutto il mondo degli “intellettuali” e dell’editoria a volte un po’ sopra le righe e, con un certo sarcasmo crudele, anche i comportamenti “ridicoli” e snob dell’intellighenzia  e degli artisti radical chic. Insomma la storia è godibilissima e, per chi magari conosce un po’ il mondo della cultura italiana, anche molto illuminante sui meccanismi che creano “il caso editoriale dell’anno”. Questo libro ovviamente mi ha fatto venire in mente anche qualche altro interessante racconto dove il mondo del libro e di continuo quello delle notizie è messo al centro.

Il primo rimando è al recentissimo “Numero zero” di Umberto Eco. Qui al centro c’è un giornale e una redazione “spelacchiata” che si imbatte nello scoop. Da leggere fosse solo perché il rimando alla politica e a Tangentopoli è centrale e terribilmente attuale. Segue un volumetto di un gruppo di amci bravissimi e del tutto fuori di testa che ha scritto il saggio indagine “Pazzi scatenati usi e abusi dell’editoria” .

Aggiungo il mio amato Muratami e il suo bellissimo 1Q84.

 Concludo il cerchio con una altra Q… un classico del genere: Q di Luther Blisset. Qui la carta stampata diventa il centro di una rivoluzione.

Che dire…? Come scriveva Pessoa “Il poeta è un fingitore”.

A presto amici aspetto vostre su info@bibliodiverisita.it

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