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L’attesa è finita. Il mese è stato intenso, e dopo l’ufficialità delle Nomination è partito il totopremi, in un tam tam mediatico su cui si è anche trovato il modo (geniale, a mio avviso) di scherzare. Effettivamente quel geniaccio di Michele Rech, in arte Zerocalcare è riuscito a cogliere, sottolineandone la chiave ironica, la nuova ribalta che ha preso la premiazione degli Oscar nel nostro paese, diventando un appuntamento in grado di incollare davanti allo schermo milioni di italiani, per un’interminabile maratona in orari vampireschi. Chi vi scrive ha provato a partecipare attivamente alla kermesse televisiva, sfidando le leggi della natura a colpi di caffeina, con mediocri risultati tuttora evidenti negli occhi più simili a un panda che a un essere umano.

Ma non tergiversiamo e veniamo ai premi. Pur mancando un vero e proprio favorito, c’erano grandi aspettative per Birdman (che presto recensiremo su questa rubrica e di cui vi proponiamo un assaggio), ampiamente soddisfatte dalla conquista di ben quattro statuette tra cui le più importanti, quelle per il Miglior Film e la Miglior Regia assegnata a Alejandro González lñárritu. Grande escluso, nonostante le sei nomination, American Sniper di Clint Eastwood, che ha comunque ottenuto un riconoscimento per il Miglior montaggio sonoro. E nella categoria degli sconfitti, che da sempre fa quasi più clamore dei trionfatori, si può annoverare Boyhood, a cui non sono bastati dodici anni di lavorazione per veder premiato il progetto. Una menzione particolare per l’orgoglio nazionale va a Milena Canonero, che si aggiudica l’Oscar per i Migliori costumi per la quarta volta, grazie al suo contributo nel film di Wes Anderson, The Grand Budapest Hotel.

Di seguito trovate l’elenco di tutti i Premi, insieme al consiglio di organizzarvi in tutti i modi (legali, naturalmente) per vedere e rivedere i film premiati, in modo da concordare o dissentire con l’Academy Awards e prepararvi al meglio all’edizione 2016.

  • MIGLIOR FILM – Birdman
  • MIGLIOR REGIA – Alejandro González lñárritu (Birdman)
  • MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Eddie Redmayne (La teoria del tutto)
  • MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA – Julianne Moore (Still Alice)
  • MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – J.K.Simmons (Whiplash)
  • MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA – Patricia Arquette (Boyhood)
  • MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE –  Alejandro González lñárritu (Birdman)
  • MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE – Graham Moore (The imitation game)
  • MIGLIOR FILM STRANIERO – Ida (Pawel Pawlikowski)
  • MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE – Big Hero 6
  • MIGLIOR FOTOGRAFIA – Emmanuel Lubezki (Birdman)
  • MIGLIOR SCENOGRAFIA – Adam Stockhausen (The Grand Budapest Hotel)
  • MIGLIOR MONTAGGIO – Tom Cross (Whiplash)
  • MIGLIOR COLONNA SONORA – Alexandre Desplat (The Grand Budapest Hotel)
  • MIGLIOR CANZONE – Glory (Selma – la strada per la libertà)
  • MIGLIORI EFFETTI SPECIALI – Interstellar
  • MIGLIOR SONORO – Whiplash
  • MIGLIOR MONTAGGIO SONORO – American Sniper
  • MIGLIORI COSTUMI – Milena Canonero (The Grand Budapest Hotel)
  • MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA – Frances Hannon e Marc Coulier (The Grand Budapest Hotel)
  • MIGLIOR DOCUMENTARIO – Citizenfour (Laura Poitras)
  • MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO – Crisis Hotline: Veterans press 1 (Ellen Goosenberg Kent)
  • MIGLIOR CORTOMETRAGGIO – The phone call (Mat Kirkby)
  • MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DI ANIMAZIONE – Winston (Patrick Osborne)

 

 

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