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RIPATRANSONE – Come annunciato, si è tenuta la riunione in Regione per discutere del progetto di trivellazioni nel Piceno “Santa Maria Goretti” e, in particolare, al centro della discussione è stata messa la questione riguardante il pozzo di idrocarburi denominato “Il cancello” che dovrebbe sorgere a pochi metri dal centro cittadino di Ripatransone. Presenti in Ancona una delegazione del “Comitato NO Trivellazione a Ripatransone” e il consigliere delegato alle problematiche ambientali del “Consorzio Tutela Vini Piceni”, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo. Per la Regione c’erano Antonio Canzian, Maura Malaspina, assessore all’Agricoltura, la dott.ssa Moroni segretario generale della Regione Marche, David Piccinini e l’Arch. Velia Cremonesi, dirigenti di settore.

“Fermi restando i tempi e le modalità delle procedure che ci vedranno protagonisti con la formulazione delle osservazioni – dice Giovanni Vagnoni -, di intesa con Comuni, Provincia di Ascoli Piceno, associazioni di categoria e non, consorzi di tutela, abbiamo chiesto, e ottenuto, l’incontro per sottolineare l’esigenza che la Giunta Regionale intervenga nel procedimento con un proprio atto di indirizzo amministrativo. Con tale atto, a nostro avviso, la giunta Regionale potrebbe rafforzare e precisare il lavoro degli uffici in vista del confronto con il Ministero competente a cui spetta la procedura autorizzatoria. I punti evidenziati sono stati, nell’ordine: natura e vocazione del territorio; richiesta e valutazione della legge Seveso 3; natura delle aziende proponenti che, dati alla mano, non sembrano presentare le garanzie sufficienti da sole a sostenere gli impatti degli interventi nei confronti di terzi; l’insediamento ricade in una zona sismica; la necessità di proteggere i diritti di terzi, dei residenti e delle attività del territorio, i beni e gli investimenti, particolarmente nel settore agricolo, turistico e delle produzioni agricole biologiche .
Abbiamo registrato, con soddisfazione, che le nostre istanze sono state recepite dai nostri responsabili politici, quindi ci aspettiamo che l’atto da noi richiesto venga realizzato. Comunque è necessario intensificare la mobilitazione e l’informazione dei cittadini per scongiurare e respingere questa grave intrusione.
Ringraziamo tutti i cittadini e le autorità amministrative territoriali, il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo e i numerosi sindaci che si sono già espressi a nostro favore. Attendiamo che anche i sindaci ‘ritardatari’ si uniscano a noi”.

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