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ANCONA – La Regione Marche guarda al futuro e studia i metodi per gestire al meglio la questione rifiuti. In cantiere c’è un nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti che ha come obiettivo, entro il 2020, una riduzione pro-capite del 10,3 per cento e una raccolta differenziata al 72,3per cento.

VERSO L’ESAURIMENTO DELLE DISCARICHE – Diminuire del 10,3% la produzione pro-capite dei rifiuti urbani, elevare al 72,3% la raccolta differenziata, portare a esaurimento le discariche esistenti, senza realizzarne nuove e senza costruire termovalorizzatori. Sono gli obiettivi indicati dal Piano per la gestione dei rifiuti urbani e speciali, approvato dall’Assemblea legislativa nell’ultima seduta e predisposto dalla Giunta regionale. Delinea gli indirizzi e le strategie per una gestione sostenibile dei rifiuti fino al 2020, secondo le indicazioni comunitarie e nazionale. La scelta è quella di contenere la produzione, incrementare il riciclaggio attraverso l’estensione del servizio porta a porta (ogni Ambito dovrà raggiungere almeno quota 70% di riciclo), smaltire l’indifferenziato ricorrendo sempre meno alle discariche. Le contrazioni e gli incrementi percentuali sono riferiti al dato medio del 2012. Il Piano prevede uno specifico programma di prevenzione per conseguire gli obiettivi concordati e conferma l’esclusione di soluzioni tecniche basate sulla realizzazioni di impianti di trattamento termico. I singoli Ambiti territoriali, rispetto alla precedente programmazione, possono, però, pianificare processi di trattamento del residuo indifferenziato per ottenere combustibile solido da collocare sul mercato. Il Piano, infine, conferma l’assetto istituzionale basato sulle attuali cinque Assemblee d’ambito corrispondenti ai territori provinciali, anche se punta a promuovere accordi volontari tra gli Ambiti, per superare la frammentazione del settore e favorire una razionalizzazione della gestione.

 

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