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CASTEL DI LAMA – Tanti i cittadini accorsi per assistere al consiglio comunale che ha ufficializzato l’ingresso in giunta dell’ex consigliere di minoranza di “Uniti e Liberi”, Ersilio Corradetti. Si profilava un’assise poco noiosa e dai toni accesi e sicuramente in questo aspetto non ha deluso i presenti. Ersilio Corradetti, nell’occhio del ciclone, ha ripetuto quanto già dichiarato alla stampa e ha giustificato il suo nuovo ruolo da assessore ai Lavori Pubblici come “una scelta condivisa con il gruppo di Uniti e Liberi, una decisione di opportunità e non di opportunismo”.

RICOSTRUZIONE CIVICA – Il nuovo gruppo formato dai tre ex esponenti di “Castel di Lama per tutti”, ossia Domenico Angelini, Pio Silvestri e Sandra Sprecacè, ha colto l’occasione per ribadire le ragioni del dissenso nei confronti del sindaco. In particolare, il consigliere di Rifondazione Comunista Angelini e l’ex assessore Sandra Sprecacè hanno affidato le proprie riflessioni a due lettere aperte in cui si spiega perché hanno abbandonato il gruppo di maggioranza. Angelini ha sottolineato: “Sono venti anni che seguo attivamente la politica locale, in tutto questo tempo ho ricevuto diverse proposte, e lusinghe, che il sottoscritto per coerenza ha rispedito al mittente, e se la mia smania era quella di avere una poltroncina, non dovevo certo aspettare Ruggieri per propormi”. L’accusa lanciata agli ex dissidenti è di muoversi all’interno di un disegno politico già strutturato volto a indebolire la maggioranza. Su questo i diretti interessati sono perentori: “mai stato al guinzaglio di qualcuno, sono libero” ha specificato Silvestri, “ho avuto in passato – continua – un’esperienza amministrativa col centrosinistra e col PD e me ne andai volontariamente”; gli fa eco Sprecacè: “ho sempre creduto nella buona e sana politica. Il mio disagio è derivato dal fatto che gli impegni presi non venivano portati avanti. Le mie decisioni sono frutto della coerenza che mi ha sempre guidato. Come è evidente, il trasformismo appartiene ad altri”. E rivolta a chi le rimprovera di essere troppo vicina al PD, la consigliera non fa segreto di far parte del comitato che sostiene Ceriscioli presidente e di appartenere da sempre a una storia di centrosinistra.

IL RESTO DELLA MINORANZA – All’ordine del giorno del consiglio, alcune mozioni targate Movimento Cinque Stelle. Il leader Mauro Bochicchio porta a casa l’approvazione del regolamento per le riprese streaming (mozione presentata insieme ad Ersilio Corradetti) delle sedute consiliari, mentre sull’esigenza di regolare la gestione delle aree di sosta durante la Fiera del SS. Crocifisso, il sindaco Francesco Ruggieri ha respinto la mozione con la motivazione che presto prenderà forma l’Ente fiera, l’organo che concentrerà in sé tutte le attività dell’evento di punta del Comune. Bochicchio ha poi precisato nuovamente la sua posizione in merito all’ipotesi mozione di sfiducia: “Nei tempi in cui è stata presentata la mozione, si sarebbe andati a votare nel 2016. Sono contrario all’arrivo di un commissario perché significherebbe perdere la possibilità di incidere a livello politico e dare un contributo per la Vallata. Inoltre, se fosse arrivato un commissario, non avremmo potuto chiedere le firme per la presentazione dei nostri candidati locali alle prossime elezioni regionali”. E rivolto a Ruggieri: “il sindaco ha un’ultima chance di governare bene e rendere questo paese meno ingessato”.
Domenico Re si appella ai regolamenti e alle leggi: “non discuto la scelta del sindaco di far entrare un nuovo membro in maggioranza, ma bisogna far rispettare le leggi, per esempio in giunta deve essere applicata la parità di genere di due donne e due uomini. In questo senso c’è il rischio, quindi, che la giunta produca atti illegittimi in quanto non viene rispettato lo Statuto”.
Alessandro Corradetti, consigliere del PD “Adesso per Castel di Lama” commenta: “dov’è la ragione?” riferendosi alla decisione del suo omonimo di passare dall’opposizione alla maggioranza, e aggiunge: “Io sono l’unico a non essersi mai consultato con il sindaco. Ersilio Corradetti dovrà ora portare avanti un punto del programma che avevamo in Comune, il polo scolastico unico, e col sindaco dovrà spiegarci questa fusione a freddo tra programmi in antitesi tra loro”.

LA MAGGIORANZA – Il vicesindaco Gianluca Re chiarisce nuovamente la sua posizione: “Avete fatto le imboscate più vigliacche in consiglio comunale – riferendosi agli ex dissidenti – senza mostrare le vostre reali intenzioni durante le riunioni di maggioranza”. Sulla questione dell’assegnazione degli assessorati, per cui è stato più volte criticato, Re sottolinea: “Non c’è nessun sindaco che è tenuto a rispettare l’ordine di preferenze dei voti ottenuti, non è previsto da nessuna parte”.
Per quanto riguarda il resto delle mozioni presentate, il rappresentante dei cinque stelle Bochicchio ha chiesto di fissare scopi più “stimolanti” e ambiziosi da inserire nel Piano degli obiettivi 2015, che vadano oltre la semplice manutenzione di ordinaria amministrazione, mentre Alessandro Corradetti ha presentato una proposta di servizio porta a porta per la consegna dei medicinali, a cui il consigliere dott. Ciccarelli ha risposto che “è necessario prima procedere con uno studio su un progetto specifico, che richiede del tempo perché deve tener conto delle caratteristiche del territorio comunale e dell’utenza”.

Un consiglio comunale nervoso, all’insegna della tensione, dove non ci si è risparmiati in accuse reciproche, fibrillazioni personali e forti prese di posizione. Il prossimo appuntamento consiliare sarà ancor più delicato perché probabilmente avrà ad oggetto il bilancio.

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