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ASCOLI PICENO – Le festività di S.Emidio sono un momento molto importante per la città di Ascoli Piceno che nei giorni che vanno da S. Anna alla festa del patrono, si riappropria delle sue origini e della propria ascolanità. Notizie dirette sulle festività in onore di S.Emidio si hanno a partire dai documenti del libero Comune, quando il santo ne divenne “patrono”, garante dei valori più alti del vivere religioso e civile. Anche quest’anno il Comitato per i festeggiamenti in onore del Patrono S.Emidio si è attivato per mettere a punto un programma all’altezza delle migliori tradizioni.

I PREPARATIVI DELLA FESTA – Nei giorni scorsi il Comitato, presieduto da Franco Bruni e composto da don Baldassarre Riccitelli (vice presidente), parroco della Cattedrale, Serafino Castelli (responsabile della Guida ai festeggiamenti), Antonio Feriozzi, Francesco Mancini e Maria Dolores Tempera con Pierluigi Raimondi (referente per l’amministrazione comunale) si è incontrato con il sindaco Guido Castelli, il vescovo Giovanni D’Ercole, l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini, e il consigliere comunale Andrea Maria Antonini in rappresentanza dell’associazione S.Emidio nel Mondo. “Anche quest’anno – ha detto il sindaco Guido Castelli – offriremo agli ascolani e ai tanti turisti che visiteranno la nostra città in quei giorni, un programma all’altezza delle nostre migliori tradizioni. Concerti bandistici, spettacolo pirotecnico, la tombola e la novità: un incontro pubblico per presentare la figura di S.Emidio e le feste che si sono susseguite nei secoli. Non mancherà – ha proseguito il primo cittadino ascolano – la guida ai festeggiamenti che quest’anno giunge alla 25^ edizione e un omaggio a quanti si chiamano Anna ed Emidio”.

Ma il sindaco Castelli ha anche rivolto un invito agli ascolani perché collaborino alla migliore riuscita dei festeggiamenti partecipando alla questua. “Anche quest’anno – ha detto il sindaco Castelli – abbiamo incaricato dei generosi volontari, muniti di un apposito tesserino di riconoscimento, che reca la riproduzione del dipinto di Pietro Tedeschi, per la ricerca di fondi. La partecipazione della città alla questua è sempre stata generosa e ci auguriamo che anche quest’anno non venga meno questa generosità che ci permetterà così di preparare un cartellone d’eventi all’altezza della consueta fama”.

LA STORIA DELLA FESTA – Dal Medioevo, la festa patronale di S. Emidio costituisce la “Festa conveniens” di tutta la città con la ricorrenza fissa del 5 agosto, data tradizionale del martirio di S. Emidio. Annunziata dai banditori come l’evento principale dell’anno, dal XIII sec. la festa di S. Emidio si è articolata secondo precisi e complessi riti e cerimoniali, con un succedersi di eventi religiosi, civici (l’offerta dei pali da parte dei Castelli e delle Terre del comitato territoriale e dei ceri da parte delle corporazioni), economici e ludici come le giostre dell’anello e della Quintana. La festa ha sempre espresso momenti di grande spontaneità, “con solempnità de jochi et de balli”, allegramente e di grande partecipazione popolare.

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