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LE MARCHE – Ammontano a quasi 860mila euro gli incentivi assegnati nelle Marche con l’ultimo Conto Termico, il sistema che promuove gli interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Ad affermarlo è la Coldiretti regionale sulla base del rapporto del Gse, il Gestore dei Servizi energetici.

LA SITUAZIONE NELLE MARCHE – In tutto nella nostra Regione sono stati approvati 136 interventi, con l’installazione di impianti per il solare termico in cima alla graduatoria, seguiti dai generatori a biomassa. La quasi totalità dei progetti (130) è stata presentata dai privati, compresi agriturismi e aziende agricole. Va comunque sottolineato che nella maggior parte dei casi il Conto Termico ha incentivato generatori con valori di emissioni di polveri particolarmente bassi. Un trend che testimonia la sempre maggiore attenzione per le rinnovabili. Basti ricordare che nelle Marche l’energia elettrica proveniente da fonti “verdi” è salita al 28 per cento del totale dei consumi, il doppio rispetto a due anni prima. Secondo Coldiretti Marche occorre ora proseguire nella strada intrapresa e potenziare la produzione da rinnovabili, privilegiando gli impianti a misura di territorio realizzati dalle aziende agricole per il proprio fabbisogno. Per l’organizzazione degli agricoltori, le agroenergie, se gestite correttamente, oltre a garantire la riduzione della dipendenza dai prodotti fossili e dalle importazioni, consentono di diminuire le emissioni, di migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, di tutelare l’ambiente e il territorio, riflettendo il ruolo multifunzionale che l’attività agricola svolge in termini di ricchezza e diversità dei paesaggi, di qualità dei prodotti e di retaggio culturale e naturale.

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