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ASCOLI PICENO – “Il piano di salvataggio di Banca Marche da parte del Governo lascia interdetti per la tempistica (solo 33 minuti), le modalità (decreto Legge del Consiglio dei Ministri) e le finalità che si occultano in una manovra pensata forse per altri”. Questo il commento di Marco Fioravanti, vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, alla decisione avviata.

IL SALVATAGGIO – “Un’operazione che è stata difesa a spada tratta dal nuovo governatore delle Marche che, invece di preoccuparsi dell’ingente somma di denaro persa (circa 1 miliardo di euro) nella nostra Regione, si sta vantando ogni giorno, su mezzi stampa e tv, di aver partecipato al salvataggio di Banca Marche. A salvarla, però, non è stata la politica come si va dicendo, ma i 40 mila risparmiatori del territorio che hanno investito nel tempo i loro soldi e sacrifici di una vita”.

FARE CHIAREZZA – “In tale direzione, pertanto, – prosegue Fioravanti – si chiede fin da ora di fare luce sulle strategie e manovre che nel tempo hanno causato un buco finanziario così grande (750 milioni di perdite), oltre che di smascherare le responsabilità di chi avrebbe dovuto controllare o almeno impedire una gestione davvero disinvolta e scriteriata. Si tratta, di certo, di una pagina di cronaca nazionale e regionale molto brutta che deve far riflettere e che lascerà i suoi segni anche nei futuri risparmiatori ed azionisti delusi dalla scarsa comunicazione e trasparenza dimostrate ad oggi dalla precedente gestione”.

I RISPARMIATORI – “Per questo, per rafforzare e garantire la tutela dei moltissimi risparmiatori e azionisti sarà istituito un pool di avvocati ed esperti di materie bancarie che si attiveranno per presentare una class action nelle sedi opportune”.

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