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COMUNANZA – Il coordinamento regionale dei Gal delle Marche – Gruppi di azione locale ha incontrato la Rete del Turismo Rurale delle Marche, composta dai consorzi e le associazioni turistiche dell’area appenninica e rurale, che di recente, sulla base di un protocollo d’intesa, si è costituita per coordinare gli sforzi legati allo sviluppo turistico dell’entroterra.

L’INCONTRO – Il confronto, primo nel suo genere, è servito a promuovere l’approccio “bottom up” nella definizione di strategie di sviluppo locale relative al turismo rurale, partendo dalle istanze delle imprese turistiche. In particolare, l’incontro ha registrato un’identità di vedute sull’importanza che anche le aree rurali, montane ed alto e medio appenniniche delle Marche si sviluppino come destinazione turistica, a completamento dell’offerta del turismo balneare.

IL TERRITORIO – La Rete del Turismo Rurale delle Marche può contare oggi su una presenza diffusa di strutture di accoglienza alberghiere ed extra-alberghiere, appartenenti ad aree che garantiscono una vacanza basata sulla fruizione di numerose emergenze storiche, culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche. In molti casi, si tratta di strutture pubbliche (musei, teatri, enoteche, centri di degustazione) e private realizzate o restaurate con l’utilizzo delle risorse degli ultimi Psr – Programmi di sviluppo rurale regionale, oggi conosciute e apprezzate da turisti nazionali ed esteri. Nel precedente Psr regionale i sei Gal delle Marche e l’Assessorato regionale al Turismo hanno sperimentato una fattiva e concreta collaborazione con il progetto di cooperazione denominato ‘Brand Marche’. Nel nuovo Psr 2014-2020, questa esperienza può essere ripresa e rafforzata puntando su una strategia di promozione del Turismo Rurale, chiamando a cooperare anche altri soggetti, a partire proprio dai firmatari della Rete Turistica Rurale delle Marche, i veri rappresentanti delle imprese.