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ASCOLI PICENO – Le colonnine per pagare il ticket del parcheggio senza il dispositivo bancomat o carta di credito sono irregolari? Dopo la segnalazione del Movimento in Difesa del Cittadino, l’Amministrazione comunale ha chiesto chiarimenti alla concessionaria della sosta Saba/Aipark.
IL PARERE DI SABA – “L’uso delle carte bancarie è solo uno dei modi possibili di pagamento della sosta, poiché rimangono disponibili altri sistemi quali le monete, il grattino, il cellulare con apposite app: l’indisponibilità del lettore di carte bancarie quindi non esime il cittadino dal rispettare una norma del Codice della Strada. Ad avvalorare ciò è il fatto che in caso di parcometro non funzionante la legge prevede che si debba cercarne uno che funzioni e quindi pagare. In caso di impossibilità nell’utilizzo di uno dei modi di pagamento non è possibile esimere l’automobilista dal pagamento stesso. – così esordisce il concessionario – La norma della Legge di Stabilità non ha carattere esclusivo, ma stabilisce che la sosta può essere pagata anche in via elettronica. La Legge di Stabilità nella parte inerente la regolamentazione del pagamento a mezzo carte bancarie non può inoltre essere ritenuta pienamente efficace in quanto non risultano ad oggi emanati i regolamenti di attuazione ivi previsti, indispensabili per l’operabilità della stessa. In particolare è necessaria una armonizzazione con le direttive EU per le commissioni bancarie e l’interpretazione del concetto essenziale di impossibilità tecnica all’adeguamento degli impianti”. Così è stato puntualizzato dalla concessionaria.
E ADESSO? – Insomma, sembrerebbe che la sosta si paga e come anche senza il lettore per bancomat e carte di credito. Detto questo, la posizione di Airpak sembrerebbe essere favorevole all’ammodernamento dei sistemi lasciando sempre valido il pagamento in contanti.  Per sfatare ogni dubbio è stata inviata una istanza di chiarimento al Ministero delle Finanze, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Agenzia per l’Italia Digitale, proprio per sciogliere i nodi attorni alla norma inserita nella Legge di Stabilità.
IL COMUNE – “Ovviamente – specificano dagli uffici comunali – si tratta del punto di vista della concessionaria che, in quanto tale, non impegna il comune che, peraltro, sta conducendo una autonoma valutazione della disciplina introdotta dalle legge di Stabilità per il 2016”.
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