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ASCOLI PICENO – Le Marche hanno aderito alla proposta di Vittorio Sgarbi di dedicate alle zone terremotate una mostra nazionale itinerante su Cola d’Amatrice che proprio ad Ascoli Piceno ha lo scrigno più prezioso delle sue opere.

SOCCORSO CULTURALE – L’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Moreno Pieroni, dopo la conferenza stampa che si è tenuta oggi a Milano ha comunicato questo soccorso culturale alle zone colpite dal sisma del 24 agosto.

COLA DELL’AMATRICE – “Una figura artistica, protagonista del Rinascimento – prosegue Pieroni –  e simbolo di quel paese oggi distrutto dal sisma, tanto da prenderne il nome. Oggi Cola d’Amatrice e la sua arte, con una mostra specifica il cui ricavato sarà devoluto ai paesi terremotati, possono non solo rappresentare evidentemente l’antico legame che unisce da sempre questi luoghi oggi accomunati dalla tragedia, ma anche un unico spirito identitario che caratterizza le comunità colpite e che si esprime con forza anche a livello culturale.  Forte identità, dunque,  che è necessario mantenere e sostenere con ogni azione,  perché costituisce l’antidoto al veleno dello scoraggiamento. Un’iniziativa, quindi, che servirà a non spegnere l’attenzione sui nostri territori, a coagulare attorno alla cultura e all’arte le migliori energie e i più buoni intenti. E non da ultimo anche a far comprendere che le Marche, nonostante le grandi catastrofi che ciclicamente ci feriscono, sanno caparbiamente rialzarsi e continuano ad essere una terra fantastica, piena di capolavori”.

IN CITTA’ – Nicola Filotesio, in arte Cola d’Amatrice è stato pittore, architetto e scultore e si formò, lavorò e si sposò proprio ad Ascoli Piceno dove sono ospitate nella Pinacoteca civica numerose opere tra affreschi, pale d’altare, polittici e statuecosì come nella Chiesa di Sant’Agostino, di San Pietro Martire e al Museo Diocesano. Altre opere si trovano a Mozzano nella chiesa parrocchiale e a Ripatransone nella Pinacoteca civica.

 

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