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ANCONA – Con 102mila anziani che nelle Marche vivono oggi da soli, il 13 per cento in più rispetto all’anno precedente, servono politiche per assicurare servizi e valorizzarne il ruolo all’interno della società. A sottolinearlo è la Federpensionati Coldiretti Marche in occasione dell’incontro con il presidente nazionale Giorgio Grenzi svoltosi ad Ancona, alla presenza del presidente marchigiano dell’associazione, Antonio Carletti, e del consiglio regionale.

SEMPRE PIU’ ANZIANI SOLI – Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat 2015, le persone che vivono da sole nella nostra regione sono 190mila, di cui quasi la metà è rappresentato da over 60, ben 102 mila contro i 90mila del 2014. Un fenomeno di cui tenere conto a livello economico, in considerazione del fatto che la scelta, spesso obbligata, di vivere in solitudine comporta inevitabilmente un aggravio di costi (spesa per il cibo, mantenimento della casa, dell’eventuale auto, ecc.), ma anche sociale. Ma serve anche dare risposte ai tanti pensionati, soprattutto agricoltori, che vivono con pensioni minime, con 480 euro al mese.

LONGEVITA’ ATTIVA – “Un’apertura in tale ottica, ha rivelato Grenzi, è venuta dal Ministro Poletti nel corso di un incontro con Coldiretti e Cupla, con l’annuncio di un intervento probabilmente con la prossima legge di stabilità. Ma occorre anche dare un nuovo ruolo all’anziano all’interno della comunità e, in questo, l’agricoltura può recitare un ruolo determinante, sia a livello di servizi che di coinvolgimento dei pensionati in attività di formazione per i ragazzi”. Un esempio è il progetto di longevità attiva che vede protagoniste alcune aziende agricole di Coldiretti.

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