Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Sullo stop dell’abbancamento alla Geta intervengono i 18 comuni del Piceno che rientrano nell’assemblea Ata e fanno scudo attorno al presidente della provincia Paolo D’Erasmo e commentano aspramente la mossa del sindaco ascolano Guido Castelli. Sono i sindaci di Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Castel di Lama, Colli del Tronto, Comunanza, Cupra Marittina, Force, Grottammare, Offida, Monsapolo del Tronto, Montedinove, Montegallo, Monteprandone, Spinetoli, Ripatransone, Roccafluvione e Rotella.

I SINDACI FANNO QUADRATO – “Il sindaco di Ascoli Piceno, quando si parla di rifiuti, con la testa completamente presa dal disastroso bilancio di parte corrente del proprio Comune, non più garantito dalla gestione inappropriata della discarica di Relluce, perde lucidità in maniera clamorosa e insegue fantasmi e scheletri che, se controllasse bene, troverebbe solo nei suoi armadi. – hanno esordito in una nota condivisa – Si comprende chiaramente, e per questo il suo isterismo esternato va giustificato, che la discarica Relluce per lui, non è la soluzione da poter valutare al fine di una politica dei rifiuti davvero eco-compatibile, ma rappresenta, esclusivamente, un inusuale istituto di credito permanente, realizzato ad arte per spennacchiare i cittadini della nostra provincia, ascolani compresi”.

DOPO L’ASSEMBLEA ATA – Con l’ultima assemblea Ata è stato deciso che i rifiuti saranno portati fuori provincia. “Nell’assemblea Ata di luglio – hanno ricordato i sindaci dei 18 comuni – è stata condivisa l’idea di portare per almeno altri due anni i rifiuti a GETA a fronte di un piano stralcio, in attesa della redazione del piano d’ambito (affidata, in seguito a bando pubblico, ad una società che sta già lavorando in tal senso). Geta, seppure una discarica di proprietà privata, ci avrebbe consentito di contenere i costi fino alla redazione del piano d’ambito. – e hanno aggiunto – Alcune problematiche hanno fatto si che ad oggi non sia ancora pervenuto un parere dall’Arpam a riguardo e, pertanto, il presidente D’Erasmo non ha emesso nessuna ordinanza straordinaria su Geta senza l’ok fermo dell’ente citato perché la salute e l’ambiente rappresentano la priorità della pianificazione amministrativa dei nostri comuni”.

RIFIUTI E AMBIENTE – E al sindaco di Ascoli chiedono, piuttosto, di impegnarsi nella raccolta differenziata nel suo comune e di prendersi cura dell’ambiente. “Oggi la zona di Relluce è una bomba ad orologeria, – hanno puntualizzato – lo dice l’Arpam e lo dicono tutti gli enti che hanno bocciato senza mezzi termini il progetto della sesta vasca. La nostra idea è quella di evitare di creare nuove buche per seppellire i rifiuti. Questo progetto però risulterà sempre zoppo, fino a quando anche il Comune di Ascoli Piceno non inizierà a ragionare per un futuro sostenibile del sistema rifiuti invece di continuare pervicacemente a remare contro per i meri interessi economici e finanziari del proprio Comune a discapito della salute e dell’ambiente dei cittadini di un intero territorio”.

TAG: , , , , ,