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ASCOLI PICENO – “Il Piceno appare oggi un territorio duramente provato dal punto di vista ambientale, sul quale gravano numerose discariche, la maggior parte esaurite, che necessitano di essere urgentemente bonificate prima che il danno ambientale in atto diventi irreparabile, con gravissime conseguenze per tutto il territorio provinciale”. Di fronte a questo quadro Legambiente, Italianostra, Libera, Marche Rifiuti Zero, Cittadinanza attiva, Amici della bicicletta, Coordinamento antidegrado per Ascoli, FAI Comitati tutela colline picene, Tutela del Bretta, CiRifiutiAmo,  Antinquinamento e Aria Pulita intervengono nella bagarre tra Comune di Ascoli e Provincia sulla questione rifiuti e discariche.

PIU’ DIFFERENZIATA – La discussione di questi giorni appare ancorata alla questione discariche, ma per le associazioni per gestire l’emergenza rifiuti occorre avviare un percorso di raccolta differenziata spinta e di prevenzione alla produzione dei rifiuti. “Le amministrazioni dovrebbero lavorare insieme e impegnarsi in nuove strategie che cambiano la prospettiva e che rendono i rifiuti una risorsa per innovare e creare nuove opportunità ambientali, economiche e sociali per un territorio in profonda crisi ma con una grande voglia di riscatto. – hanno detto le associazioni – La strada da perseguire è segnata e già consolidata in territori limitrofi. Secondo i dati ad oggi disponibili, anche nel 2015 la Provincia di Ascoli Piceno frena il dato regionale con un livello di raccolta differenziata intorno al 57,3% – e il Comune di Ascoli fermo al 43,22% – certamente migliore del 2014 ma molto lontano dalla Provincia di Macerata, che vanta un tasso del 74,35%”.

STOP ALLE DISCARICHE – “Stando a una recente indagine dell’Antitrust – ricordano le associazioni – si denuncia l’eccessivo ricorso allo smaltimento in discarica: in Italia circa un terzo dei rifiuti urbani viene smaltito in discarica. Per facilitare la riduzione dei rifiuti in discarica, l’Antitrust sollecita la separazione della raccolta dallo smaltimento, per evitare che chi guadagna dal conferimento in discarica possa frenare la raccolta differenziata. Inoltre, gli affidamenti non dovrebbero superare la durata massima di cinque anni, per rendere più frequente il confronto concorrenziale stimolato dalle gare di appalto”.

COME GESTIRE L’EMERGENZA RIFIUTI – Molte sono le iniziative che stanno coinvolgendo tutto il territorio in azioni di sensibilizzazione e promozione delle buone pratiche come, per esempio, il progetto promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno e dalle associazioni per l’educazione all’importanza della raccolta differenziata nelle scuole di tutti i comuni ascolani. Si segnala, inoltre, l’arrivo nel Piceno il 28 e il 29 ottobre di Rossano Ercolini, che nel 2013 ha ricevuto il maggior riconoscimento mondiale sui temi della sostenibilità e dell’ambientalismo.

 

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