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ANCONA – Proseguono in tutta la regione i sopralluoghi dopo le ultime scosse di terremoto e si allunga la lista dei danni nei 123 Comuni marchigiani coinvolti dal sisma: 54 nella provincia di Macerata, 27 in quella di Fermo, 28 in quella di Ascoli e 14 in quella di Ancona. In continuo aggiornamento i dati sulle persone; arrivano a 26.255 le persona senza casa, di cui  14.109 sono assistite in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 5247 in autonoma sistemazione e 6.899 in albergo. A queste si aggiungono 13246 persone che trascorrono la notte in macchina o da parenti e amici per paura di nuove scosse.

LE SCUOLE KO – Per quanto riguarda in particolare le scuole, tutte le richieste di sopralluogo sulle scuole richieste dai comuni sono state espletate. Su 362 edifici controllati l’esito delle schede Aedes è stato: 196 agibili e le 166 inagibili (di cui 95 classificate B, 18 C, 4 D, 40 E e 4 agibili con altre costruzioni intorno da mettere in sicurezza e altre 5 inagibili). Qui la situazione nel Comune di Ascoli. La ricognizione serve a riavviare le più breve tempo possibile il proseguimento dell’attività didattica, come sottolineato durante l’incontro del 6 novembre in Regione con la Protezione Civile Regionale, il Direttore Generale USR Marche, le rappresentanze sindacali, le Province e l’Anci. Dove è possibile ripartire le linee da seguire sono: partire dalle esigenze e dalle scelte delle famiglie (a tal fine sono stati avviati incontri nei diversi luoghi di accoglienza); sostenere le Amministrazioni Comunali coinvolte per mantenere, dove è possibile, la coesione delle comunità e quindi degli alunni interessati; verificare con l’USR Marche la possibilità reale di sdoppiamenti e turnazioni delle lezioni o la possibilità, in loco o presso i centri di accoglienza, di istituire nuove classi in base alle risorse stanziate dal MIUR per l’emergenza terremoto; valutare la possibilità di mantenere per l’anno scolastico 2017/2018 il dimensionamento attuale e quindi rinviare la programmazione della nuova offerta formativa alla ripresa serena delle diverse attività. E’ stato già fissato un nuovo incontro degli addetti ai lavori per il 10 novembre.

LA RICOGNIZIONE – La situazione regionale non è per niente semplice, sono 249 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli. Inagibili anche 55 sedi di municipi. In aumento anche le attività produttive dichiarate inagibili: 805 di cui 716 nel Maceratese, 28 nel Fermano, 57 nell’Ascolano 4 nell’Anconetano; infine 234 le stalle inagibili: 195 nella provincia di Macerata, 8 in quella di Fermo e 31 nel Piceno.

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