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Ascoli Piceno – Non si segnalano vittime nelle Marche per fortuna, dopo le quattro forti scosse di terremoto che hanno nuovamente colpito il centro Italia da questa mattina. Al momento è difficile fare il punto relativamente ai danni alle cose a causa della neve che in molte zone montane ha raggiunto i tre/quattro mesi di altezza. A dirlo è la Protezione civile regionale. Tutti i comuni del versante ascolano, maceratese e fermano sono innevati e le nuove scosse hanno innescato una serie di piccole slavine. Trentamila sono le utenze senza corrente elettrica, con le maggiori criticità nell’Ascolano. 60 Comuni chiedono turbine e personale.

Il sindaco di Acquasanta Terme

 ”Non so se le fortissime scosse di oggi hanno fatto altri danni: so che da stamani abbiamo una serie di black-out, anziani bloccati in casa dalla neve, che ha raggiunto un metro e mezzo di altezza, e intere frazioni isolate: Pian dell’Oro, Farno, Agore, Pozza, Pito, Venamartello. Ci servono mezzi pesanti per liberare le strade, subito”. A lanciare l’appello è il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni. Il comune è uno dei più vicini nelle Marche all’epicentro del sisma odierno, con la gran parte degli abitanti sfollati lungo la costa già dopo il terremoto del 24 agosto scorso. In montagna però sono rimasti gli allevatori: ”vivono nei container, riscaldati elettricamente, e dunque ora sono al gelo”. I telefonini cellulari, ”quando funzionano, sono l’unico mezzo di comunicazione”. Stangoni chiede che gli aiuti arrivino al più presto: ”non ci servono spalatori, ma spartineve”. 

 Il sindaco di Arquata del Tronto

“Quando stavamo per dimenticarcene, perché da una decina di giorni non sentivamo più niente, ed eravamo concentrati sull’emergenza neve, ecco un’altra mazzata. La situazione è disastrosa. Ad Arquata non c’è più nessuno; ogni scossa cade qualcosa, poi con la neve e la pioggia ormai il paese è ridotto a un cumulo di macerie. Sicuramente ci saranno stati altri crolli. Se non il 100 per cento, di sicuro il 98 per cento delle case è ormai inagibile”.