Articolo
Testo articolo principale

Il mestiere dell’attore o del performer in generale, si sa, è un percorso complicato, ricco di rifiuti, sacrifici, insuccessi, perché per essere “mostri da palcoscenico” non basta essere bravi, ma si necessità del marchio dell’eccellenza. Scegliere il teatro, il palco, la musica è un salto nel vuoto sempre dettato da una forza intrinseca che si può solo assecondare. La Fly Communications può aggiudicarsi il merito di aver aiutato alcuni ragazzi a far chiarezza su cosa voler studiare nella loro vita, dove e come lavorare, in quale maniera inserirsi nel mondo.

Abbiamo quindi voluto intervistare alcuni di questi giovani talenti, nati nel vivaio Fly, che hanno deciso di intraprendere la carriera artistica, ponendogli due semplici domande: il ricordo più significativo legato alla Fly Communications; il momento cruciale che ha spinto i giovani a dire “Si voglio essere un attore!”.

Nicola Siano 

nicola siano fly communications

Nicola Siano

Protagonista nell’edizione di Grease del 2013, Nicola confessa l’emozione nel ricevere la sua prima parte da protagonista: “era il primo musical a cui partecipavo (e anche l’unico che conoscevo) e desideravo con tutto me stesso interpretare quel ruolo”.

Da quel pomeriggio così intenso trascorse circa un anno di prove e fu proprio sul palco del Ventidio che arrivò la svolta: “decisi di godermi qualche istante di solitudine sul palco, dopo le prove generali, e da lì fu amore assoluto”. Nicola si trasferisce dunque a Milano dove completa gli studi presso l’SDM, continuando poi con provini importanti per “Sister Act”, “Jersey Boys”, “Grease” e l’opera della Divina Commedia.

Vanta la partecipazione nei musical “Legally Blonde” e “Funny Girl”, con la regia di Federico Bellone al Teatro Nazionale di Milano; e ad oggi insegna in una scuola di Vicenza, impegnato da Maggio in un allestimento che lo porterà in tour nel Nord Italia.

Serena De Giorgi

serena de giorgi fly communications

Serene De Giorgi

“Penso al giorno in cui mi fu dato il ruolo, penso alle tante domeniche ricche di prove, penso al debutto, alla replica, al rivedersi in video”. Così Serena ricorda l’emozionante avventura di Grease nel personaggio di Marty, con il quale ha esordito a teatro con la Fly.

Durante l’ennesimo esercizio con il copione, nacque poi il coraggio di parlare e scegliere la carriera artistica: qualche mese dopo è riuscita ad entrare all’SDM, dove si è brillantemente diplomata. Serena ha lavorato poi nelle produzioni di “Legally Blonde”, “Funny Girl” e “La dolce Ariel”, oltre ai significativi provini per “Sister Act”, “La febbre del sabato sera”, “La regina di ghiaccio – Turandot” e “Der Glockner von Notre Dame” ad Amburgo.

Erika Franceschini

erika franceschini fly communications
Erika Franceschini

Appena diplomata presso l’Accademia Fondamenta Attori a Roma, Erika ha potuto lavorare con personaggi del calibro di Sergio Castellitto, Vittorio Viviani e Andrea Pangallo senza mai dimenticare da dove il sogno fosse partito: “Da quando a 5 anni, per il mio saggio di danza, salii per la prima volta su un palco, capii che quella sarebbe stata la mia strada, e grazie alla Fly ho potuto immergermi in diverse esperienze”.

Ballerina in “Grease”, “Hakuna Matata” e “Rocky Horror Show”, interpretò Hilary nel musical Fame, ma Erika è parte integrante dell’associazione con la sua collaborazione al progetto “Teatro Bimbo” e alle attività estive con l’animazione teatrale a tema.  “Il ricordo più significativo è legato alla prima di “Grease”: tutto il cast era sulla gradinata pronto a partire con la sigla iniziale, tutti vicini, uniti nell’ansia, nell’euforia, con l’adrenalina a mille e un pizzico di tristezza per quel viaggio meraviglioso che stava andando a concludersi”.

Marco Leopardi

marco leopardi fly communications
Marco Leopardi

“Un momento di astrazione, una realtà alternativa nello spazio tra la luce del riflettore e il buio della platea”. Così Marco descrive il ricordo più vivo che lo lega alla Fly, nella sua prima esperienza teatrale grazie al progetto scolastico “Historock”. “Vedere i proprio genitori, specie il proprio padre, in lacrime, ti lascia a bocca aperta”.

Presente come ballerino in “Grease”, è vero protagonista in “Rocky Horror Show” nel ruolo di Riff Raff ( che tornerà in scena il 29 Aprile), ma per il giovane, Fly ha voluto significare famiglia: “Era un porto franco per evadere dalla routine e conoscere il mondo in un ambiente sano e stimolante. Se sono a Torino però lo devo a mio fratello che mi diede la spinta necessaria per parlare con i miei genitori, potendo così realizzare il mio sogno”.

Marco è infatti un allievo della Torino Musical Academy, diretta da Giovanni Maria Lori, con insegnanti quali Manuel Frattini, Andrea Spina, Lorena Crepaldi, Michela Brasca e molti altri nomi noti del mondo dello spettacolo.

Le storie della Fly

Queste sono storie semplici, comuni alla maggior parte degli artisti, ma ciò che rappresentano per un’associazione che basa la sua esistenza sull’essere gruppo e famiglia, non ha valore. Chiunque dovrebbe avere l’opportunità e il coraggio di poter esprimere il proprio Io, perciò tutti coloro che hanno un sogno, piccolo o ambizioso, devono credere e non desistere. Insomma il motto valido più che mai è “Don’t dream it, be it!”.

TAG: , , , , ,