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Cari risparmiatori creativi e seguaci di eventi Cheap & Creative, dopo circa due anni credo sia giusto iniziare un percorso di rinnovamento. Il titolo, Ricostruiamo la Yurta, probabilmente ha suscitato in voi una sorta di black out per poi alimentare una certa curiosità. Provo subito ad essere più chiara. La parola che dovrà illuminare questo weekend sarà proprio rigenerazione.

Una rubrica su eventi del territorio così come l’intero universo ha bisogno periodicamente di un cambiamento. Si spera sempre che tale metamorfosi avvenga con la stessa delicatezza di una crisalide che veste le graziose sembianze di una farfalla. La storia, anche quella più recente, ha insegnato a tutti noi che spesso, purtroppo, avviene con la medesima istantaneità di un lampo che squarcia la notte.

In una manciata di secondi si è costretti a scegliere: deperirsi fino e morire o aggrapparsi a un fioco barlume per nutrirlo fino a ravvivare la vita. Davide Cannella così come tutti i ragazzi che si sono prodigati per Bimbi del bosco hanno bisogno di tutto il nostro aiuto per rinascere come fenici. Innanzitutto dovete sapere che “Bimbi del Bosco è un progetto di outdoor education che fino a qualche mese fa aveva come casa una Yurta immersa nel parco dell’Aula Verde.

I Bimbi del Bosco costruiscono con il legno, preparano la pizza e la cuociono nel forno a legna, giocano con i cani, si tuffano nel fiume, guardano il cielo, si chiedono cos’è una casa e come si vive al buio. I Bimbi del Bosco sono tutti i partecipanti al Giardino dei giochi dimenticati (laboratorio estivo di Vivo), alla Casa nel Bosco (residenze artistiche e naturali in collaborazione tra Vivo 7-8 chili), alla Falegnameria Didattica (Vivo e 7-8 chili).

I Bimbi del Bosco sono speciali perché imparano a scegliere per sé, sperimentano identità, ricercano nel cerchio del gruppo il senso dello stare insieme”. Se vogliamo riportare alla vita questo meritevole progetto, domenica 9 aprile alle ore 10.30 rechiamoci presso il Caffè Giardino di Ascoli Piceno per un laboratorio rivolto ai bimbi dai 3 ai 99 anni, un aperitivo e un incontro per capire come aiutare i ragazzi a far rifiorire un sogno spezzato con il “nevone” di gennaio. Quindi, tutti insieme: Ricostruiamo la Yurta!

 IL MOTTO DELLA SETTIMANA

Ispirandomi al coraggio dei ragazzi del progetto Bimbi del Bosco e a quello di chi sta provando a risollevarsi, ho scelto le parole del giornalista Mario Calabresi che ne La fortuna non esiste: storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi del 2009 asserì: “Ci vuole il coraggio di ripartire e di non farsi mai abbattere. La fortuna non esiste, la costruiamo noi ogni giorno”.

LE JASER

Venerdì 7 aprile tornano live i Le Jaser nel suggestivo Lago di Oz di Spinetoli (AP). A partire dalle ore 20 sarà possibile cenare a base di carni alla griglia e sfizioserie vegetariane, dall’ora del dolce la serata si accenderà con le sonorità jazz, bossa e soul. I Le Jaser nascono nell’ottobre del 2015 per sopperire alla noia pre-invernale che puntualmente ogni anno colpisce chiunque. Il particolare nome francese (si pronuncia “le jasìr”) rappresenta la prima etimologia del termine “jazz” che all’insorgere di questo stile stava a significare “gracchiare”, “fare rumore”, un qualcosa di sgradevole insomma.

L’idea è di mettere su un repertorio Jazz, ma è subito evidente la provenienza da stili diversi fra i quattro membri e in breve si aggiungono per inerzia sfumature swing, bossa nova, funk e frequenze più moderne con qualche brano di Erikah Badu e Neo Soul.  Il gruppo inizia a esibirsi già agli inizi di novembre, con un inaspettato consenso dal pubblico nonostante l’acerba intesa. I vari eventi funzionano, l’accostamento tra il vecchio e il nuovo sembra soddisfare sia chi cerca di disinteressarsi all’ascolto concentrandosi più su un bicchiere di vino, sia chi cerca di capire chi siamo, in un caso o nell’altro i quattro riescono comunque a coinvolgere anche i più scettici. Per poterli ascoltare, pertanto, affrettatevi a prenotare un tavolo: 0736 898206.

GUARDANDO OLTRE

La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 9 aprile alle 18 presenterà Guardando oltre personale di LIUBA. La mostra è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte. LIUBA alla Galleria Marconi, oltre alla personale Guardando oltre, presenta una nuova performance collettiva partecipativa urbana, intitolata “Tiresia Marittima”, al quale il pubblico è invitato a partecipare. Alle ore 18 c’è la performance partecipativa, alle ore 19 l’inaugurazione della mostra. A coloro che parteciperanno alla performance verrà rilasciato un attestato di partecipazione autografato dall’artista.

La personale di LIUBA è il quarto appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La mostra potrà essere visitata fino al 6 maggio 2017 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 – 19.30. “Ad occhi chiusi – Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto.

Le opere e il percorso sapientemente tracciato da LIUBA hanno lasciato riaffiorare le parole che il poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran stese nel 1926 in Sabbia e spuma: “Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto; sicché, prendiamoci per mano e comprendiamoci tra noi”. In un passato remoto la cecità era il segno distintivo di una persona dotata di vista interiore, era un dono sacro che convertiva l’uomo in veggente, era e lo è tuttora un attributo dell’anziano, illuminato detentore di saggezza. Senza interferenze visive si tende ad acuire gli altri sensi, ma soprattutto si è capaci di leggere e parafrasare i sospiri, le pause, i silenzi, le vibrazioni della voce, le impercettibili tensioni muscolari. Nel buio si è in grado di scremare gli ornamenti della comunicazione verbale e di percepire la verità occulta, la voce del subconscio, l’essenza delle circonlocuzioni.

Quelli che comunemente denominiamo normodotati, spesso guardano, ma non vedono. Pertanto, senza una reale presa di coscienza, le loro orecchie sono sorde ai messaggi reconditi che l’altro emana, non ne percepiscono la trama più sottile e di conseguenza le labbra diventano incapaci di parlarne con cognizione di causa. Ecco, LIUBA sarà un bastone telescopico lungo un’escursione tesa alla scoperta della cecità spirituale, fisica e socio-culturale per sciogliere confini tracciati da un analfabetismo empatico”.

La mostra è un percorso che include una riflessione sulla cecità, sia fisica che mentale, si collega anche al tema dei rifugiati e del ‘non vedere’ l’altro da sé e la sua umanità. A questo proposito LIUBA spiega: “Ho scelto di lavorare sull’idea di cecità, sia fisica che mentale, concepita sia come disagio reale dei non vedenti, ma anche come metafora della cecità e superficialità che permea il nostro mondo contemporaneo, dove fra social media, fretta e contatti fugaci, non riusciamo piu a ‘vedere’ in profondità, diventando, in un certo qual modo, ciechi. Ciechi al senso della vita, ciechi alle piccole cose, ciechi ai bisogni degli altri. Il tema della cecità, disabilità reale e metafora più ampia che ingloba la nostra non-percezione del reale, lo collego, per evidenti ragioni, alla problematica della migrazione dei rifugiati, persone che lasciano la loro terra per problemi molto gravi, che spesso sono ‘visti’ in maniera stereotipata o addirittura strumentalizzati a fini politici, con la conseguenza che molte persone ‘non vedono’ la loro storia umana e la comune appartenenza che abbiamo con queste persone”. Ingresso gratuito.

L’ASTROLABIO

Domenica 9 aprile dalle ore 17.30 ci sarà l’inaugurazione del centro culturale dell’associazione L’Astrolabio, in via Monte San Michele 31 a San Benedetto del Tronto (AP). Cercando nell’enciclopedia Treccani troverete: “Astrolabio: nome di vari tipi di strumenti portatili astronomico-nautici di rame o di ottone (eccezionalmente di legno), usati fino al 18° sec. per il duplice scopo di determinare l’altezza del Sole o di un altro astro qualsiasi sull’orizzonte, e di risolvere speditamente problemi di astronomia sferica. L’astrolabio ebbe grandissima voga fra i naviganti e gli astrologi fino al 18° sec. Il più antico a. che si conosca è del 912 e si conserva a Parigi”.

È immediato il legame concettuale con l’associazione. L’Astrolabio, difatti, è stata fondata da un gruppo di artisti, laureati in diverse Accademie italiane, mossi dallo scopo comune di ravvivare l’ambiente artistico territoriale. La sua mission è infatti di avvicinare un pubblico sempre più ampio al panorama artistico contemporaneo locale.

L’Associazione si occupa sia della promozione di giovani artisti emergenti, attraverso mostre personali, collettive e tematiche, sia di creare delle vere e proprie occasioni di condivisione all’insegna della creatività come festival ed incontri con gli autori. La sua sede in via Monte San Michele 31, al centro di San Benedetto del Tronto (AP), è strutturata come un vero e proprio luogo di ritrovo per gli amanti dell’arte e curiosi. Questo spazio inoltre non è solo un centro culturale dove si ospitano eventi di vario genere, ma anche un laboratorio creativo, dove diversi artisti si ritrovano per sperimentare insieme.

In accordo con il suo scopo di diffusione della sensibilità alle arti e alle pratiche artigianali in genere, nella sede vengono ospitati annualmente corsi di vario tipo: dalla pittura ad olio, alla ceramica fino a corsi più innovativi che rivisitano l’approccio al processo creativo per far emergere l’espressività che è in ognuno di noi. Per l’occasione verrà presentata una mostra di artisti emergenti locali: Federica Renzi, Selene Pierini, Alessandra Silverio, Gabriele Carloni, Teresa Annibali, Ilaria Apostoli, Michela Cicconi, Altea Nori, Simone Michetti, Flavio Zampaloni, Francesco Gioacchini, Janina Lucia Beha. Ingresso gratuito.

HANAMI 2017 – Per la serie: eventi fuori porta ma non troppo, vi propongo il Pedaso Hanami 2017. “Hanami ( はなみ) in giapponese significa osservare i fiori (da hana= fiori e mi= vedere) ed è infatti il tradizionale evento giapponese che consiste nel celebrare e godere della bellezza dei fiori, soprattutto i fiori di ciliegio (Sakura), osservandone il loro fiorire nelle belle giornate di primavera. L’Hanami consiste in una festa all’aperto sotto gli alberi di ciliegio che dura una o due settimane. Da metà gennaio ad inizio di maggio i Sakura fioriscono in tutto il Giappone e ad aprile in piena fioritura comincia questo magnifico evento.

É talmente bello vedere la loro fioritura che lo sbocciare delle loro prime gemme viene prevista dall’Agenzia Meteorologica Giapponese che studia il clima e la nascita dei primi boccioli permettendo così di determinare la data esatta della fioritura. In questo modo chiunque può prepararsi per tempo per l’occasione progettando serate all’aperto (Yozakura よざくら= Sakura Serale) o pic nic la mattina in parchi come l’Ueno Park”. Lunedì 17 aprile dalle ore 10 si terrà presso la Contea dei Ciliegi di Pedaso l’evento marchigiano che porterà in Italia tale festa giapponese in un piacevole mix tra la cultura Giapponese/Orientale e quella Italiana/Occidentale.

Fino al tramonto, Pedaso diventerà il regno del relax, del tè, della cultura giapponese tra kimoni ed esibizioni di varie arti marziali. É possibile portarsi il pranzo al sacco. Inoltre saranno a disposizione innumerevoli stand gastronomici per tutti i gusti, sia dal sapore orientale che nostrani.

Buon divertimento! Per comunicarmi i vostri eventi Cheap and Creative scrivete a: vfalcioni@yahoo.it

 

 

 

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