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Lunedì 12 giugno alle ore 18, presso la Sala della Vittoria nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, si terrà la presentazione del libro “Ascoli e Roma. Due guerre nell’Antichità”, scritto da Primo Balena e pubblicato da Capponi Editore. Interverranno, oltre all’autore, il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il direttore della Pinacoteca Stefano Papetti, l’ex caporedattore del TG5 Paolo Di Mizio, vincitore del Premio Truentum 2016, e il vicepresidente dell’Archeoclub Walter Scotucci.

Ascoli e Roma

Il libro è frutto di un intenso e meticoloso lavoro di ricerca che l’autore, Primo Balena, fervente appassionato di storia e archeologia, ha compiuto per molti anni. Grazie ad una lunga frequentazione degli autori latini, di cui è un esperto conoscitore, e allo studio dei contributi scientifici moderni, Primo Balena ha saputo tracciare nel suo saggio il complesso rapporto che intercorse tra Roma e Ascoli prima dell’instaurazione dell’Impero. Il testo inizia con una digressione sulla preistoria, nella quale l’autore insiste soprattutto sull’importanza della scrittura alfabetica del Piceno, che fu tra le primissime adottate da una popolazione italica. Questo a dimostrazione del fatto che il popolo piceno non era affatto poco civilizzato o culturalmente inferiore a quello romano, al contrario Ascoli era una delle città più grandi d’Italia ed era dotata di vari templi, di un teatro, di una biblioteca e di un’acropoli monumentale. Il fulcro del libro consiste, però, nelle due guerre in cui si scontrarono Roma e Ascoli. Nell’Antichità, infatti, le due città ebbero modo di confrontarsi più volte, dapprima pacificamente, in seguito come antagoniste. 

Due guerre nell’Antichità

La prima guerra che le vide coinvolte avvenne per volontà di conquista dei Romani e portò il territorio piceno ad una condizione di alleanza subordinata. Il secondo scontro armato, denominato dagli storici “guerra sociale”, fu scatenato dalla rivolta nei confronti dell’Urbe da parte delle popolazioni italiche, una rivolta che scoppiò proprio nel capoluogo piceno. Ascoli, iniziatrice del conflitto, fu teatro di battaglie decisive e per oltre un anno subì l’assedio dell’esercito romano, che vi tenne impegnati fino a centomila uomini. Da questa seconda guerra emerse la figura del valoroso condottiero ascolano Vidacilio, il quale, sapendo che l’esercito romano stava per sconfiggere i ribelli, si diede la morte per non concedere ai rivali l’onore di ucciderlo in battaglia o di portarlo in trionfo in catene a Roma. La sua tragica vicenda, come ricorda il Prof. Papetti nella prefazione al saggio, è raffigurata proprio in un affresco della Pinacoteca Civica, che ospiterà la presentazione del libro. Di queste due guerre e di molti altri aspetti della storia picena e romana tratta, dunque, la fatica letteraria di Primo Balena, che ha come motivazione principale quella di “conservare la memoria di questi fatti, testimonianza evidente dell’autentica grandezza del nostro popolo”.

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