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Lo scorso mese di giugno in Senato è stato ratificato dal Governo il Trattato Ceta, Trattato di libero scambio UE-Canada già approvato dal Parlamento Europeo il 15 febbraio 2017. “Come già accaduto per la ratifica del Trattato di Lisbona e per il Fiscal Compact, – ha sottolineato Marco Fioravanti – tali procedure avvengono sempre tra giugno ed agosto, cioè quando gli italiani sono al mare impegnati nelle solite discussioni di calcio-mercato”.

La posizione di Fioravanti

Per questo il presidente del consiglio comunale di Ascoli Piceno ha presentato un ordine del giorno che sarà discusso durante la prossima seduta. “Noi abbiamo scelto di schierarci al fianco della Coldiretti e di altre organizzazioni in questa battaglia che vuole favorire la legalizzazione della pirateria alimentare e difendere il Made in Italy e i piccoli produttori ed agricoltori italiani. – ha detto in una nota – Non è vero che con l’accordo Ue-Canada vengono finalmente introdotte tutele per le nostre produzioni tipiche,  perché a fronte di quasi 200 prodotti tutelati dall’indicazione geografica, meno di un quarto sono stati accolti nel Ceta. Senza contare che anche quella quarantina di prodotti coperti da tutela rimangono comunque esposti al rischio di imitazione, sostengono”.

L’ordine del giorno

Per questo motivo è stato presentato un ordine del giorno da discutere in Consiglio Comunale affinché si impegni il Comune di Ascoli Piceno a schierarsi a fianco ai produttori agricoli e degli altri Comuni nel sollecitare il Parlamento ed il Governo ad impedire l’entrata in vigore nel nostro Paese del Trattato CETA, – ha concluso Fioravanti – arrestando il processo di ratifica dell’accordo in Italia ed adottando ogni iniziativa necessaria ad ostacolare l’applicazione del Trattato anche in via provvisoria”.
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