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Ospedale di Ascoli: è stata convocata una conferenza stampa dalla Direzione dell’Area Vasta 5 per illustrare i processi innovativi avviati di recente col fine di rendere più efficaci i servizi dello stabilimento ospedaliero locale. Hanno presenziato il direttore, avv. Giuditta Capocasa, il responsabile della Struttura semplice dipartimentale Terapia Antalgica, dr. Maurizio Massetti, il direttore dell’UOC di Radiodiagnostica, dr. Carlo Marinucci e il primario del Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Ascoli “C. e G. Mazzoni”, dr. Massimo Loria.

POTENZIAMENTO DELLA TERAPIA ANTALGICA

Come ha spiegato il dr. Massetti presso l’ Ospedale di Ascoli vi sarà un ulteriore sviluppo nel campo della Terapia del Dolore e delle Cure Palliative in tutte le Aree Vaste. E’ stato giustamente sottolineato che il dolore non è sempre e solo un sintomo, come nella fase iniziale di molte patologie, ma anche una malattia debilitante, uno stato patologico cronico in grado di inficiare la qualità della vita.

Finora si è creduto che il dolore fosse un male necessario, un prezzo da pagare o addirittura una sorta di espiazione dei peccati. In Italia l’attenzione verso il dolore è sempre stata marginale. Il consumo di oppioidi era e rimane a livelli minimi. Nel 2010 la Legge 15 marzo 2010 n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” ha attenzionato il SSN al dolore, tutelando il diritto del cittadino ad accedere alla Terapia antalgica.

La struttura dipartimentale di Terapia del Dolore sarà organizzata in maniera equilibrata tra due stabilimenti ospedalieri dell’Area Vasta. L’obiettivo è quello di garantire in entrambe le strutture un numero equo di ambulatori settimanali. Al momento è stato affrontato il dolore legato alle patologie della colonna vertebrale e delle varie articolazioni con procedure piuttosto invasive grazie a un contatto costante con le due unità operative di Ancona. Ora si desidera incrementare l’attività con procedure più evolute come la Radiofrequenza e la Pence Therapy.  Si auspica di riuscire a concretizzare un rapporto continuo con i medici di famiglia così da evitare inutili intasamenti al Pronto Soccorso e si vuole rimanere aperti a tutte le innovazioni, come il trattamento con cannabis terapeutica. Per i dolori complessi, tuttavia, vi è l’hub di riferimento a Macerata.

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

L’attività di Angiografia e Interventistica viene svolta presso l’ ospedale di Ascoli dal 1980 mediante una sezione dedicata e con un impianto radiologico specifico. Dopo molti anni è stata prevista la sostituzione dell’Angiografo con una apparecchiatura più rispondente alle nuove necessità operative. Inoltre, lo scorso 28 agosto sono stati consegnati i locali alla ditta Varian per l’installazione del cantiere ed il successivo montaggio del nuovo Acceleratore Lineare.

La vecchia attrezzatura è stata smontata e dismessa il giorno 5 settembre 2017 e attualmente sono iniziati i lavori di adeguamento dei locali interessati. Il contratto prevede che il collaudo sia effettuato 120 giorni dopo la consegna dei locali pertanto entro la fine dell’anno in corso.

La nuova apparecchiatura di cui godrà l’ Ospedale di Ascoli è un Acceleratore Lineare a energie multiple sia elettroni che fotoni, completato da sistema informatico operativo con i sistemi esistenti ed accessori. Sarà utile per variare il tipo di trattamento su sei diversi tipi di dosaggio in base alla neoplasia da trattare. Quindi rilascerà dosi massive sulla zona tumorale, mentre una quantità minima sulla parte sana.

Sono previste anche opere di adeguamento e impianti per un totale di € 2.361.000 IVA compresa. L’installazione del nuovo impianto, associata al ripristino dell’organico medico e tecnico permetterà l’attività della Radioterapia su due turni con incremento del numero dei pazienti trattati. Dunque, le problematiche degli ultimi tempi sono legati proprio a queste novità che apporteranno essenzialmente dei benefici.

PRONTO SOCCORSO

Gli accessi annui al pronto Soccorso dell’ Ospedale di Ascoli nel 1978 erano circa 7.800, nel 1994 ci fu una deflessione con l’introduzione del Ticket e dopo aver raggiunto un picco di 37.400 nel 2001, si sono stabilizzati negli ultimi anni a circa 30.000. Molto spesso, ha ricordato il dr. Loria, quando si parla del PS si fa riferimento a delle attese degne di un’Odissea.

Di conseguenza è stato studiato e applicato al fine di rendere più brevi e confortevoli le attese del paziente un apposito piano. Per quanto riguarda  l’aspetto logistico è di prossima attuazione un progetto che aumenterà gli spazi e sicuramente renderà più confortevole la permanenza del paziente. Per quanto riguarda l’abbreviazione dei tempi è stato studiato e applicato un percorso che si basa sui seguenti punti:

  1. Attivazione dei Fast Track ossia percorsi veloci medianti i quali gruppi selezionati di pazienti vengono inviati direttamente dall’infermiere del Triage a visita specialistica bypassando il Pronto Soccorso. Riguardano pazienti di competenza Ostetrico-Ginecologica, Otorino, pazienti con traumi dei piccoli segmenti, pazienti pediatrici e oculistici. 
  2. Gli specialisti dovranno evadere le richieste di consulenza per i pazienti del PS entro 1 ora, max 2 ore.
  3. Collaborazione dei medici e degli infermieri del 118 all’attività di PS nei tempi in cui sono impegnati negli interventi sul territorio in ambulanza. Con l’aumento degli operatori si ridurranno i tempi di attesa.
  4. Numero di letti predefinito che le UU.OO. di degenza, nella loro programmazione autonoma di ricoveri, dovranno lasciare liberi e a disposizione del PS per i ricoveri urgenti dei pazienti. Ciò verrà garantito da una figura professionale appositamente istituita: il Bed Manager.
  5. Gestione del sovraffollamento attraverso percorsi alternativi o complementari per la gestione di situazione di eccessivo affollamento presso il PS dell’ Ospedale di Ascoli.
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