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Ascoli, con il Venezia è stato protagonista di un salvataggio sulla linea che ha evitato al Picchio la sconfitta al 90′. Lo hanno evidenziato nella sala stampa dello stadio del Duca anche Pippo Inzaghi e l’attaccante Marsura. Stiamo parlando di Emanuele Padella, arcigno difensore bianconero che analizza la gara contro i lagunari con un occhio al prossimo match di Terni.

Ascoli, la grinta nelle parole di Emanuele Padella

“Quel salvataggio sulla linea ha significato tanto per me. Infatti ho esultato come se avessi fatto gol- afferma lo stopper bianconero -. Avremo perso all’ultimo secondo e il risultato sarebbe stato bugiardo. Quel punto ci ha dato morale e fiducia”.

Dopo tre gare senza subire reti, contro il Venezia Lanni ha dovuto raccogliere tre la palla in fondo al sacco, cosa non ha funzionato? “Probabilmente siamo stati troppo alti, perchè sapevamo che tipo di gioco pratica la squadra di Inzaghi – risponde Padella -. L’errore non è stato del singolo, ma dell’intero reparto difensivo, specie sul primo gol. Abbiamo concesso troppi spazi e il Venezia, che ritengo un’ottima squadra quasi a livello di Palermo, Empoli e Frosinone, ci ha castigato. Credo comunque che il terzo gol dei veneti fosse in fuorigioco”.

Padella poi parla anche della situazione in classifica del Picchio: “La classifica a guardarla così è un pò preoccupante. Ma è davvero molto corta. Siamo a 4 punti dai play off. Per cui basta una vittoria e ci si risolleva subito”.

Sabato si va a Terni, contro una squadra che ha il terzo miglior attacco del campionato, come si prepara una gara del genere? “Si prepara innanzitutto con la giusta cattiveria agonistica, sempre nel rispetto dell’avversario – spiega Padella -. La Ternana ha cambiato 5 moduli dall’inizio di questa stagione, quindi non sappiamo come giocherà. Noi siamo l’Ascoli e consci di questa forza dobbiamo andare a vincere. Dobbiamo farlo anche per i tanti tifosi che ci seguiranno in Umbria. Loro saranno uno stimolo in più. Cosa manca a questa squadra? A mio avviso mancano un pò di furbizia e malizia, carateristiche che in un campionato difficile come quello cadetto possono portare parecchi punti”.

“Io non sono mai soddisfatto di me stesso, voglio sempre migliorarmi – afferma il centrale difensivo ascolano -. Riconosco di aver fatto delle buone partite, ma posso e devo fare molto di più”.

 

 

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