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Sabato 21 ottobre avremo un caro amico ospite della libreria Rinascita. Il prof Roberto Bertinetti, esperto di letteratura inglese dell’università di Trieste sarà infatti il protagonista di una serata dedicata al suo ultimo libro, un argutissimo saggio dove sono raccolte le biografie di alcune tra le donne più importanti della storia.

Il volume, agile e scritto con eleganza, ha un titolo suggestivo: L’isola delle donne. La ragione di tale scelta è semplice. Le 9 donne “super”, raccontate nel testo, sono tutte inglesissime Lady che, grazie al loro coraggio, hanno sfidato convenzioni e pregiudizio segnando in modo indelebile il modo di pensare la donna e la  società nel nostro passato recente e lontano.

Per questo motivo ho deciso di dedicare questo post al libro del prof. Bertinetti e di scegliere alcune delle Signore raccontate nel libro come spunto per consigliarvi alcune letture.

Il percorso inizia dalla mitica Elisabetta I. La  regina che amava il teatro e le feste, la cui iconica chioma rosso carota e i ricchissimi abiti elisabettiani sono tratti distintivi e inconfondibili, è l’emblema stesso della straordinaria forza interiore delle donne.

Nata da un matrimonio sfortunato (la madre, Anna Bolena (per saperne di più leggetevi il bel romanzo Una questione di famiglia, verrà condannata dal marito Enrico VIII alla decapitazione), cresce tra complotti e intrighi e sin da piccola impara l’importanza della cultura e dell’arte della strategia e della dissimulazione per sopravvivere e vincere i nemici.

Decisa a difendere l’indipendenza (personale e della sua amatissima Inghilterra) sceglie la solitudine e diventa la sposa e la madre del suo popolo. La sua lungimiranza e le sue riflessioni politiche sono straordinariamente moderne e il suo sincero amore per l’arte e la letteratura ci ha regalato il rinascimento inglese e l’opera di autori immortali come Shakespeare e Marlowe.

Per approfondire la sua figura, complessa e modernissima, vi suggerisco, dopo la lettura del capitolo a lei dedicato nel testo ”L’isola delle donne” la lettura di Elisabetta: la vergine regina.

La seconda donna che fa parte di questa carrellata è un’altra regina: Vittoria. La sovrana, che ha segnato l’epoca del positivismo e della nascita dell’impero britannico, ha avuto un regno lunghissimo e carico di conseguenze per il successivo svolgersi della storia.

Le colonie britanniche sparse per il globo, lo sviluppo rapidissimo dell’industria, le esposizioni tecnologiche e una fiducia smisurata nel progresso sono stati solo alcuni dei temi che interessarono il suo regno. Questa donna minuta, diventata regina giovanissima è stata una vera e propria “madre” della modernità.

I suoi ritratti e le sue statue, ancora sparsi per le strade e i musei di Londra sono il segno di una devozione rimasta immutata. Nonostante il pregiudizio che vuole il periodo vittoriano fatto di pruderie e eccessiva morigeratezza dei costumi scopriamo, leggendo il libro, che la regina Vittoria era una figura passionale e capace di slanci profondi nei confronti di chi amava.

Un animo dalla sensibilità moderna e aperta a ogni cambiamento. Ne è un esempio l’amicizia con il servitore indiano Abdul (da cui da poco è stato tratto un film)  e le attenzioni verso la condizione delle donne e dei bambini impiegati nelle fabbriche. Per approfondire l’epoca vittoriana, capace ancora di affascinarci e stupirci vi consiglio il curioso: Victoriana.

 

Una altra signora dell’ “Isola scettrata” che risulta estremamente interessante e unica è la grande scrittrice Virginia Woolf. L’autrice fu incarnazione della sensibilità contemporanea, tormentata e capace di profondissime illuminazioni. Della sua produzione vi segnalo il bellissimo romanzo “Orlando” che è un omaggio all’amica/amante/compagna di riflessioni Vita Sackville-West. (http://libreria.rinascita.it/4DAction/MostraScheda?codice=978880441282&IDLibreria=rinap&pagina=rinap/scheda.html) .

 

Altra donna specialissima che vi segnalo citata nel libro di Bertinetti e davvero interessante icona di un’epoca è la stilista Vivienne Westwood. Figura eccentrica e rivoluzionaria ha creato l’estetica del punk e ha sconvolto i benpensanti di mezzo modo. Su di lei c’è un libro molto interessante uscito qualche anno fa: “Vivienne Westwood” (http://libreria.rinascita.it/4DAction/MostraScheda?codice=978886288304&IDLibreria=rinap&pagina=rinap/scheda.html) .  Perché una Lady è una lady, anche con le borchie, gli spilloni e ile creste stile “Anarchy in UK”.

 Che aggiungere? Vi aspetto sabato 21 ottobre e… God save the queen !

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