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“Le notizie che giungono dalla conferenza stampa di Graziano Delrio per quanto riguarda gli interventi sulla strada Salaria sono davvero sconcertanti e richiedono una vera e propria mobilitazione da parte di tutta la classe dirigente picena”, così il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli è intervenuto dopo l’intervento pubblico del ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

“Se i programmi dell’Anas non saranno prontamente integrati – prosegue il primo cittadino ascolano – si andrebbe a consumare una lesione molto grave delle legittime aspettative della nostra comunità per quanto concerne la Salaria”.

Sui tratti relativi al Piceno

Secondo Castelli, da parte del Governo, sono state omesse due priorità fondamentali come “la riqualificazione del tratto tra Acquasanta Terme e Quintodecimo, di cui si parla da 30 anni, e la variante sul Fluvione, inserita già nel 2008, su mia proposta nelle vesti di consigliere regionale, nell’intesa di programma quadro tra il ministero delle infrastrutture e la Regione Marche. Un intervento di circa 15 milioni di euro che potrebbe restituire le condizioni di sicurezza ad un tratto della Salaria che, all’altezza di Mozzano, presena un tratto di incidentalità molto superiore alla norma”, aggiunge Castelli.

Nel sottolineare ancora una volta come le notizie che giungono dalla conferenza stampa di Delrio siano “offensive della nostra intelligenza”, il sindaco Ascoli evidenzia come non si capisca perchè “il ministro abbia voluto ascrivere a suo merito i lavori sulla galleria Valgarizia fino a Trisungo. E’ noto a tutti – continua – come quell’intervento sia stato sollecitato dal sottoscritto e accolto dal ministro Lupi al tempo del governo Letta”.

Dito contro la Regione

Castelli si chiede inoltre “dove fossero il governatore delle Marche Luca Ceriscioli e la vice presidente Anna Casini nel momento in cui, in via XX Settembre a Roma, venivano elaborate queste strategie. – aggiunge il primo cittadino – Siamo perfettamente consapevoli dell’utilità di tutti gli interventi annunciati nella zona del reatino per rendere la Salaria un’arteria competitiva sia nel traffico delle merci che delle normali vetture. Crediamo però – sottolinea ancora Castelli – che la Regione abbia mostrato poca incisività in una partita che non vede il Piceno e la Salaria protagonisti degli stanziamenti finalizzati al miglioramento del tracciato stradale più importante del cratere tra Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto. In tal senso – precisa il sindaco – ho personalmente scritto al ministro Delrio chiedendo di rivedere la decisione, la stessa cosa chiedo alla Regione, ai parlamentari del territorio ed a tutti coloro che siano interessati ad eliminare questa ingiustizia al fine di correggere il tiro di una strategia assolutamente inaccettabile e penalizzante sia per il Piceno che per tutte le popolazioni terremotate che già stanno soffrendo le inadeguatezze ed i ritardi del sistema pubblico”.

Il mancato investimento

“Il mancato finanziamento della Salaria nel tratto compreso tra Acquasanta e Favalanciata costituisce una pagina particolarmente negativa della storia recente delle nostre infrastrutture. – ha rincarato Castelli – Ceriscioli e la Regione Marche sono state letteralmente asfaltate dal Lazio e dall’attivismo di Zingaretti che è riuscito a spostare sul proprio territorio la totalità delle nuove risorse stanziate dal Governo per la Salaria. È successo qualcosa di analogo anche il mese scorso allorché il Vice Ministro alle Infrastrutture Nencini, a Città di Castello, ha annunciato i programmi di investimento del governo sulla E45, Fano Grosseto e sulla Strada 78. Anche in questo caso la Marche sono rimaste a bocca asciutta in quanto il Governatore dell’Umbria Katiuscia Marini è riuscita a concentrare le risorse disponibili sui cantieri della sua regione”. Per Castelli, il Piceno ha delle necessità, che sollevò anche nel 2009, che non possono cadere nel dimenticatoio.

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