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I libri di San Martino sono perfetti per questo novembre, un mese fatto di cieli grigi e primi freddi, di profumo di castagne e caminetto e, soprattutto. Un mese dove la rigidità del tempo rende più piacevole lo stare in casa a godersi il divano e i buoni libri. Ecco perché voglio dedicare questo post a libri dal respiro profondo, capaci di catturare il nostro cuore e farci riflettere.

In fondo, complice la luce più tenue e i colori caldi delle foglie che cadono, mettono l’animo in uno stato di maggiore attenzione e apertura all’ascolto.

Consigli di lettura, i libri di San Martino

Voglio aprire la mia carrellata con un testo molto bello, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e che sta piacendo tantissimo ai lettori di ogni angolo del globo. Il romanzo di cui parlo è “Lincoln nel Bardo”.

Il grande presidente degli Stati Uniti vive il più terribile dei drammi: la perdita di un figlio. L’autore ci racconta questa triste vicenda come una favola sul senso dell’amore. Saunders, geniale narratore,  mette in scena un inedito Aldilà romanzesco popolato di anime in stallo. Il Bardo del titolo, un riferimento al «Libro tibetano dei morti», allude al momento di passaggio in cui la coscienza è sospesa tra la morte e la prossima vita.

È questo il limbo in cui si aggirano moltitudini di creature ancora troppo attaccate all’esistenza precedente, come Willie, che non riesce a separarsi dal padre, e il padre, che non riesce a separarsi dal figlio. Accompagnati da tre improbabili guide di ascendenza dantesca, assisteremo allo sconvolgimento prodotto nel mondo di queste anime perse dall’arrivo di Willie Lincoln, che è morto e non lo sa, e di suo padre, il presidente, che è come morto ma deve vivere per il bene del proprio paese.

Sentiremo le voci – petulanti, nostalgiche, stizzose, accorate – degli spiriti e il controcanto della storia. Leggeremo nei pensieri di Lincoln e nella mente di suo figlio, uniti da un amore che trascende il dolore e il distacco fisico. Il romanzo si svolge in una sola notte, eppure abbraccia le epoche e arriva fino a noi, spaziando in un territorio dove tutto è possibile, dove la logica convive con l’assurdo, le vicende vere con quelle inventate, dove tragedia e farsa non sono due categorie distinte e separate ma un’unica realtà indifferenziata e contraddittoria, che proprio per questo appare spaventosa e viene negata. Come si può vivere, amare e compiere grandi imprese, sapendo che tutto finisce nel nulla?

Il secondo libro che vi segnalo è un romanzo di una delle autrici più profonde e interessanti del 900, Irene Nemirosky, di cui vi consiglio il bellissimo “i falò dell’autunno”. Come molti altri della sua generazione, dalle atrocità della Grande Guerra il “piccolo eroe” Bernard Jacquelain è stato trasformato in un “lupo” avido di piaceri e di denaro, cinico e disincantato, e unicamente attratto dal mondo luccicante dei faccendieri, degli affaristi, dei politici corrotti.

A niente servirà la presenza dolcissima della giovane moglie: lui ha voglia di avventure, e di quella mediocre vita piccoloborghese non sa che farsene. Ma il fuoco di molti incendi verrà a devastare i campi della sua vita: un amore sordido, una debacle finanziaria, un’altra guerra, un lutto atroce. Solo allora Bernard capirà che cosa vuole davvero – e saprà che da quel cumulo di ceneri può nascere una vita nuova.

Ultimo libro che vi segnalo è un omaggio alla rivoluzione d’ottobre del 1917 (che in realtà cade il 7-8 novembre  del nostro calendario gregoriano). In realtà questo libro ci racconta una pagina segreta e più “umana” del padre della Russia Comunista, Lenin. C’è infatti un libro recente che ricostruisce il rapporto tra il padre della rivoluzione e una delle donne più straordinarie del secolo scorso: Inessa Armand. Il libro è “Di questo amore non si deve sapere”.

Anche se per molto tempo il regime sovietico ha fatto di tutto per tenerlo segreto, fu lei il grande amore di Lenin, oltre che la sua più fidata collaboratrice. Si conobbero a Parigi nel 1909, in un caffè dove si incontravano i rivoluzionari russi in esilio: il loro legame si nutriva dell’ardore politico, dell’ebbrezza di ideare e partecipare a un cambiamento storico epocale, ma anche di fascinazione, attrazione e tenerezza.

Inessa è sepolta per volere di Lenin davanti alle mura del Cremlino vicino a John Reed, ma è stata cancellata dai libri di Storia. Il capo della Rivoluzione non poteva essere macchiato dalla meschinità di un adulterio borghese.

Ritanna Armeni, che ha seguito le sue tracce nelle poche testimonianze e biografie esistenti e ha ripercorso i suoi passi in Europa, ci restituisce il ritratto fremente, dolce e indomabile di una donna che più che al passato sembra appartenere al nostro futuro: inquieta e non catalogabile, piena di contraddizioni eppure integra nelle sue passioni, capace di amare perché libera, rivoluzionaria nel privato e nel politico.

Spero che queste idee di lettura vi abbiano appassionato!

 A presto e scrivetemi su info@bibliodiversita.it

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