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Era il novembre del 2017 quando i tecnici del Servizio Viabilità della Provincia di Ascoli Piceno hanno effettuato la consegna dei lavori alla ditta incaricata per la realizzazione del Ponte di Rubbianello, parzialmente distrutto dall’alluvione del novembre 2013.

Lavori in alto mare

A parlare è il presidente della provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo che ha espresso vicinanza e solidarietà ai cittadini della Val D’Aso che da anni attendono un intervento risolutivo per il Ponte di Rubbianello a più di un anno dalla firma del contratto per la costruzione del ponte.

“Ogni minima problematica è stata attentamente valutata dalla Provincia e dai suoi tecnici e risolta all’interno e nel rispetto della normativa. – ha ribadito D’Erasmo – Risulta dunque incomprensibile non solo che le imprese incaricate Beani e Iacoponi ancora non abbiano realizzato l’infrastruttura a distanza di 16 mesi dalla firma del contratto, ma anche la loro presa di posizione di non riprendere ancora i lavori. Non sussistono infatti più ostacoli alla ripresa dell’attività di cantiere. Altrettanto singolare appare l’atteggiamento del sindaco di Montefiore dell’Aso che è stato sempre coinvolto ed è a conoscenza di tutte le fasi tecniche ed amministrative dell’iter e dovrebbe quindi andare eventualmente a “protestare” sotto la sede legale delle imprese”.

Martedì scorso si è tenuto un incontro in Provincia con le ditte interessate e i tecnici. La speranza è che già da mercoledì le imprese si rimettano a lavoro. In programma un incontro con i cittadini per illustrare pubblicamente il percorso per i lavori di questa struttura.

L’appalto per il nuovo ponte di Rubbianello

I tempi di esecuzione contrattuale dell’opera sarebbero dovuti essere di 375 giorni. I lavori sarebbero costati 3 milioni di euro. Il progetto prevedeva di conservare per quanto possibile l’estetica originale del manufatto coniugando la sicurezza e la fruizione della struttura con la situazione idraulica nel contesto ambientale e paesaggistico di riferimento.

Nuovi problemi dopo un iter lungo e complesso

“Come noto – avevano evidenziato i presidenti delle Province di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo e di Fermo Moira Canigola alla consegna dei lavori a novembre 2017 – il percorso per avviare il cantiere di questa infrastruttura fondamentale per la mobilità interprovinciale del comprensorio della Valdaso è stato lungo, faticoso e complesso soprattutto a causa di due eventi imprevisti che hanno influito notevolmente su tempi e modalità tecniche e procedurali.

In primo luogo l’ulteriore crollo di campate per il maltempo nel marzo 2016 e il danneggiamento dei piloni rimasti in piedi a causa delle scosse di terremoto di agosto e ottobre 2016. Inoltre, recentemente, si erano resi necessari progettare lavori complementari per 495 mila euro finanziati dalle economie di progetto. I nostri due enti hanno sempre lavorato in stretta sinergia e collaborazione con la Regione Marche e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti, per fronteggiare i complessi eventi emergenziali e normativi e seguiranno con attenzione le fasi di ricostruzione dell’infrastruttura”.

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