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Con enorme soddisfazione la Confartigianato di Ascoli e Fermo, i Musei Civici di Ascoli Piceno, l’Unicam e A.R.T.&Co. – Spin-off dell’Università di Camerino – hanno annunciato che Ascoli Piceno sarà parte integrante di Arte è Scienza.

Hanno illustrato il programma che includerà seminari, incontri divulgativi e laboratori Natascia Troli Presidente Confartigianato AP-FM, Michele Aureli Presidente Confartigianato AP-FM Restauro, Graziella Roselli docente di Diagnostica Chimica per i Beni Culturali – Università di Camerino e Giuseppe Di Girolami diagnosta nonché presidente A. R. T. & Co.

Arte è Scienza, IV edizione

Natascia Troli ha voluto immediatamente spiegare che la partecipazione ad Arte è Scienzarassegna nazionale organizzata dall’Associazione Italiana di Archeometria (AIAr) per riflettere sul rapporto ormai essenziale tra i beni culturali e le tecniche scientifiche più innovative – è stata possibile grazie a una collaborazione sinergica di partners prestigiosi. Tale cooperazione, basata su dialogo e attivismo, è nata col desiderio di aiutare la collettività a guardare il passato attraverso le tecniche scientifiche e diagnostiche più all’avanguardia. Il territorio, per di più, in un momento di fragilità emotiva come questo, in cui tanti riferimenti socio-culturali sono spariti col terremoto 2016/2017, ha bisogno di riscoprire il proprio passato in tutto il suo splendore evocativo e celebrativo.

Ha espresso lo stesso pensiero Michele Aureli, il quale ha raccontato che per inserire Ascoli Piceno fra le tappe di Arte è Scienza si sono uniti professionisti appartenenti a diversi rami, tutti persuasi però dal vivo desiderio di riportare al territorio i segni tangibili del passato e rendere la comunità più cosciente e consapevole mediante incontri divulgativi. Il presidente ha aggiunto che già diverse opere originarie di Folignano e due tele provenienti dalla chiesa di San Francesco di Arquata del Tronto sono in restauro.

L’edizione 2017 di Arte è Scienza ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

Sono previsti tre fondamentali moduli di approfondimento a cura di docenti come la prof.ssa Graziella Roselli e il prof. Stefano Papetti e di tecnici esperti del settore come il dott. Giuseppe Di Girolami.

L’appuntamento ascolano avrà luogo venerdì 1 dicembre dalle ore 14.30 alle ore 19.00 presso la Sala Gagliardi della Biblioteca Comunale Centrale “G. Gabrielli” di Ascoli.

Le tre tematiche trattate saranno le seguenti:

  • L’importanza del dialogo tra scienza ed arte;
  • Tecnologie “low-cost” per la salvaguardia del patrimonio culturale: analisi dei materiali e delle forme di degrado, rilievo e stampa 3D, monitoraggi microclimatici – Dimostrazioni pratiche con la strumentazione idonea alla diagnostica;
  • Il contributo fornito dalle analisi diagnostiche nello studio delle collezioni museali di Ascoli Piceno.

Confartigianato AP-FM Restauro

La prof.ssa Roselli ha salutato con entusiasmo la possibilità di partecipare ad Arte è Scienze e si è detta soddisfatta dell’unione di diverse forze professionali, mosse dalla voglia di fare in modo che il patrimonio storico-artistico non sia sempre la Cenerentola della situazione, ma un motore di rinascita emotiva, economica e morale. Rassegne come queste sono fondamentali per entrare in circuiti internazionali, capaci di aprire collaborazioni preziose dal punto di vista formativo.

A tal proposito: “La Confartigianato di Ascoli Piceno e Fermo, sezione Restauro, intende avviare un percorso volto alla diffusione della cultura della diagnostica, intesa come attività prioritaria e indispensabile che deve precedere qualsiasi progettazione e iniziativa di restauro.

La conoscenza dei materiali, con le idonee strumentazioni, la scoperta delle tecniche di realizzazione unita alle più recenti conoscenze in campo scientifico sul fronte della conservazione dei beni culturali potrà giovare positivamente a ciò che è il ruolo che esercita un’associazione datoriale, la sensibilizzazione sulla conservazione e trasmissione alle future generazioni della ricchezza e della bellezza che i nostri antenati ci hanno lasciato attraverso l’arte, l’architettura, l’ingegneria.

Appare pertanto opportuno e non più rinviabile sostenere con convinta determinazione l’attività della diagnostica sul bene culturale, un’operazione complessa e altamente tecnologica che abbraccia molti campi del sapere scientifico, le cui competenze e strumentazioni sono offerte localmente grazie ad alcuni operatori opportunamente formati e che possono vantare un’esperienza di tutto rispetto“.

 

 

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