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Diventare imprenditori al giorno d’oggi sembra essere una vera e propria sfida anche per gli italiani, che notoriamente non sono secondi a nessuno per spirito di iniziativa ed inventiva. Ma nonostante questo, ci sono ancora persone pronte a scommettere sulla proprie idee e mettersi in gioco per intraprendere questo tipo di attività?

Questo è quello che si sono chiesti il Comune di Ascoli Piceno, Confindustria giovani di Ascoli Piceno e la stessa Camera di Commercio e chi ha cercato di rispondere a questi interrogativi è stata la società Amway, che opera a livello mondiale nel settore della vendita diretta.

Nella giornata di ieri, nel corso di una tavola rotonda svoltasi a Palazzo dei Capitani, l’Amministratore delegato Amway Italia Fabrizio Suaria ha esposto quello che è venuto fuori da questo sondaggio, alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Marco Fioravanti, il Vice presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno Giancarlo Romanucci, il presidente di Confindustria Giovani di Ascoli Piceno Massimiliano Bachetti e Roberto Zecchino delle risorse umane Bosch.

Diventare imprenditori, quanti italiani lo farebbero e perché

Il 72% degli intervistati vedono di buon occhio l’attività imprenditoriale, ma soltanto il 41% di essi si sentirebbe pronto a rischiare le proprie risorse economiche per diventarlo. Ci credono di più al nord Italia, con il 76%, contro il 62% del centro Italia. Ma chi sono queste persone?

La maggior parte di quelli che oggi si sentirebbero pronti ad assumersi il rischio dell’impresa sono proprio i giovani under 30, con un 84%, mossi dal desiderio di autorealizzarsi economicamente e gestire il proprio tempo in maniera autonoma ed al di fuori dai vincoli di orari imposti.

Diversamente, tra gli over 50, soltanto il 62% degli intervistati si direbbe pronto ad intraprendere un’attività imprenditoriale, mosso dal desiderio, prevalente, di incrementare il proprio reddito con un’attività alternativa.

Dunque il dato è interessante, infatti, se da una parte i giovani conservano intatta la speranza di potersi realizzare per il tramite del lavoro autonomo, accettando i rischi di questa attività, dall’altro, gli over 50 non si sentirebbero imprenditori, e quei pochi che ci proverebbero, lo farebbero per ottenere un incremento economico e non per aspirazione personale.

Sebbene queste risultanze sembrerebbero piuttosto banali, non vanno sottovalutate. Difatti, se è noto che i giovani sono molto più inclini a rischiare, vuoi per la volontà di trovare un’identità propria e vuoi per l’incoscienza dettata dalla giovane età, non è affatto scontato che in questo particolare momento ci siano ragazzi che invece di cercare la staticità del “posto fisso”, cerchino di realizzarsi contando solo sulle proprie forze e sulle proprie idee.

Diventare imprenditori ad Ascoli Piceno

Come si ripercuote tutto ciò sul nostro territorio? “Ascoli – spiega Marco Fioravanti – ha raggiunto di recente un grande riconoscimento da parte del Sole 24 Ore, classificandosi prima città per innovazione e lavoro, chiaro segno che ad Ascoli si stanno muovendo i passi giusti per aiutare chi vuole fare impresa”. 

“Le start-up ascolane sorte di recente – aggiunge Massimiliano Bachetti, presidente di Confindustria giovani – sono anche il risultato del grande lavoro di formazione dei ragazzi che Confindustria sta facendo in questi anni. E sono molti i progetti in cantiere, dedicati alla formazione dei giovani imprenditori, proprio al fine di poter rilanciare questo territorio e valorizzare le sue risorse”.

Dunque, il primato per l’innovazione ottenuto questo anno è solo un punto di partenza che esprime la volontà di non arrendersi di questo territorio, dal quale gli operatori di settore locali devono trarre spunto per migliorarsi e crescere, e mantenere viva la voglia di fare impresa.    

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