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Democrazia, un programma di sviluppo di valorizzazione. Questi sono stati i cardini del discorso di Valerio Lucciarini subito dopo la sua elezione a nuovo presidente della Legautonomie Marche. Il suo nome è stato proposto dal Governatore Luca Ceriscioli, nel pomeriggio del 18 dicembre, al Palazzo Raffaello dove il Sindaco di Offida e Presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata è stato letto per acclamazione a unanimità. Oltre al Presidente della Regione Marche, erano presenti all’incontro: Alessandro Broccatelli, presidente di Leganet; Loreto Cimmuto, direttore nazionale di Legautonomie Marche e Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche.

“Siamo di fronte a un nuovo assetto costituzionale, che parte dai principi che avevano ispirato il referendum del 4 dicembre del 2016. Nonostante quanto espresso, in quell’occasione, dai cittadini, rimaniamo fedeli ai quei principi di autonomia. A quell’autonomia locale che permise ai comuni democratici di scrivere la nostra Costituzione nel dopoguerra e che oggi li rende attivi nella sua attivazione” ha detto Lucciarini che ha poi ricordato i tanti anni difficili per gli enti locali, ribadendo però che gli ultimi Governi che si sono succeduti non hanno fatto ulteriori tagli e ciò ha permesso un rilancio degli investimenti.

La linea di Lucciarini

Per il neo presidente è giunto il momento di puntare in maniera decisiva agli obiettivi fondamentali, come la crescita del Paese e la disoccupazione. Lucciarini ha poi dichiarato con il suo netto rifiuto a nuovi centralismi regionali, e ha ribadito l’importanza di mettere in rete i Comuni tramite le unioni, anche tra zone omogenee non solo tra i paesi più piccoli. Inoltre ha sottolineato l’importanza di elargire delle risorse per le province – che si occupano della manutenzione delle strade e delle scuole superiori – e di garantire anche degli indennizzi a chi se ne prende la responsabilità.

Lucciarini ha proposto anche di aggiustare il codice degli appalti, che tuttora rende difficile le azioni di Comuni in difficoltà – e di ripensare a una local tax che permetterebbe agli enti di non vivere di sola finanza derivata, come è stata la restituzione, positiva, da parte del Governo, dell’Imu sulla prima casa. Le autonomie locali, secondo Lucciarini, a loro volta dovrebbero impegnarsi ad accompagnare il Governo e la Regione nelle grandi opere di ricostruzione perché senza le norme, che sono a cornice della fase di ricostruzione, non si sarebbe mai potuto pensare a un piano così ambizioso di lavori pubblici.

“Legautonomie – ha concluso Lucciarini – è per me, da sempre, l’associazione di riferimento, quella con più aderenza alle corde del riformismo, con una storia importante e decisiva per gli enti locali. Un organismo che è stato e deve continuare ad essere, uno strumento al servizio dei Comuni e delle proprie comunità. Oggi, essere stato eletto Presidente di Legautonomie Marche è senz’altro motivo di responsabilità ed orgoglio ma anche di grande emozione. Grazie al Presidente uscente Luca Ceriscioli”.

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