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“L’idea della Fondazione Pericoli è entrata da subito nel cuore degli ascolani che amano l’arte e la cultura: perdere questa occasione sarebbe davvero un grave danno per la città”. Così il Circolo Acli Achille Grandi di Ascoli Piceno interviene sulla vicenda che vede in ballo 200 opere del grande disegnatore e pittore ascolano, da esporre permanentemente in una galleria a Palazzo dei Capitani. Sulla Fondazione recentemente si è espresso anche il coordinamento locale di Italia Nostra.

“Sin da quando ero ragazzo – spiega il presidente del circolo Lanfranco Norcini Pala – sento raccontare la storia dell’occasione perduta del Festival dei Due Mondi: Menotti prima di Spoleto l’aveva proposto ad Ascoli che, però, rifiutò. Non vorrei che i miei figli per i prossimi venti anni si sentissero raccontare una analoga storia per la Fondazione Pericoli”.

Verso la Fondazione Pericoli

“Il Comune – si aggiunge in una nota del circolo Grandi – dopo lo scivolone ha già chiesto scusa e si è detto pronto a riprendere il ragionamento. La Fondazione Carisap ha confermato l’interesse per il progetto. Quello delle festività può essere il periodo giusto per un incontro tra gli interessati che sicuramente sapranno ritrovare il filo del discorso per il bene esclusivo della città. Non si faccia trascorrere altro tempo: Ascoli ha bisogno di iniziative di questo livello”.

Subito dopo il terremoto, Tullio Pericoli ha dato prova concreta di amore per le sue origini realizzando l’opera “Terre fragili” e destinando il ricavato della vendita di cento litografie numerate e firmate (disponibili presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno) al restauro di quattro opere d’arte della Rete Museale dei Sibillini. 

“Siamo sicuri – conclude il circolo Acli – che queste terre fragili sapranno ancora una volta dare prova di grande forza, compattezza e lungimiranza anche sul progetto della Fondazione Pericoli”.

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