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Giorgia Meloni arriva ad Ascoli Piceno. Il leader nazionale di Fratelli d’Italia sarà in città per un flash mob davanti all’ufficio ricostruzione post sisma che ha sede nella palazzina del Consind. Appuntamento per il 21 Febbraio alle ore 15. Al flash mob prenderà parte anche Marco Fioravanti, candidato uninominale nel collegio ascolano della Camera.

Il terremoto non è uno scherzo, basta giocare sulla nostra pelle” si legge nel volantino di promozione dell’iniziativa. E proprio Fioravanti ad aver proposto l’estensione degli sgravi occupazionali previsti al sud anche all’area del cratere.

I numeri della Casini

Non è tardata ad accendersi la polemica. Dai social ha tuonato la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini: “A proposito del flash mob organizzato dalla Meloni e dal presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, vorrei precisare che i dati dimostrano che dei 52 progetti di ricostruzione presentati dai cittadini di Ascoli in corso di esame, 30 sono negli uffici del Comune di Ascoli in attesa del parere di conformità e non languono all’Ufficio della ricostruzione che invece sta svolgendo seriamente il suo servizio”.

“Se questa protesta fosse per il bene dei cittadini visti i numeri sarebbe più sensato farla davanti al Palazzo dell’Arengo.  – ha aggiunto la Casini – Se invece, come penso, l’ iniziativa è mera speculazione elettorale, che vengano a farla sotto la Regione lasciando lavorare in pace sia i dipendenti dell’Ufficio Ricostruzione sia quelli del comune di Ascoli”.

Il sindaco Castelli per nulla d’accordo

Chiamato in causa il Comune ascolano, il sindaco Guido Castelli ha subito ribattuto all’esponente Pd. “La Casini ha fornito dati falsi sulle pratiche del terremoto. Ora chieda scusa”, ha esordito.

Il sindaco Castelli ha tenuto a precisare che al Comune di Ascoli Piceno sono state caricate sul Mude dai professionisti incaricati 57 pratiche. Lo Sportello unico per l’edilizia ha ricevuto una richiesta formale di contributo istruttorio da parte dell’Ufficio speciale per la ricostruzione per 51 di tali pratiche. “Relativamente a queste 51 pratiche – ha aggiunto Castelli – la situazione istruttoria è la seguente: 39 sono state definite e chiuse, 2 sono state definite con silenzio assenso, 10 richieste, le più recenti, sono in corso di istruttoria e saranno definite nei termini previsti dalla norma ed indicati dal medesimo Usr”. 

La polemica non ha risparmiato la critica politica. “La Casini fa politica sulla pelle dei terremotati dicendo bugie sullo stato della ricostruzione. Quando la smetterà? Dove ha preso questi dati falsi? Chi glieli ha dati?”. Chieste le scuse pubbliche ai funzionari comunali e ai cittadini che attendono risposte.

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