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A tu per tu per l’onorevole Roberto Cataldi, neo-deputato per il Movimento 5 Stelle Ascoli. Un rappresentante del territorio in Parlamento che promette una legge quadro sul terremoto, pratiche snelle e veloci per la ricostruzione e valuta uno studio per un modello economico di rilancio per la zona industriale del Piceno. Ecco l’intervista integrale.

L’intervista a Roberto Cataldi

Alla vigilia delle elezioni si parlava di un testa a testa tra lei e il candidato del centrodestra Marco Fioravanti. Si aspettava questo risultato?

“Per la verità non mi sono preoccupato di fare previsioni e non ho dato peso ad alcun tipo di sondaggio. Ho fatto affidamento piuttosto nella capacità delle idee di diffondersi e di diventare virali. Ho cercato di incontrare più persone possibili, di comprenderne i problemi e mi sono concentrato su quelli che ritengo essere le priorità da attuare per una rinascita del paese: recuperare risorse dagli sprechi della politica e della corruzione per ridurre la pressione fiscale; eliminare quelle leggi che creano troppa burocrazia inutile; rendere il processo civile più veloce, eliminando una serie di attività superflue che fanno solo perdere tempo. Tutto questo può creare le condizioni favorevoli per fare in modo che le imprese straniere tornino a investire in Italia”.

Nel suo collegio i risultati migliori sono stati di M5S e Lega, nell’ambito della coalizione del centrodestra: alcuni analisti sostengono che entrambi i risultati siano espressione di una volontà chiara degli elettori di cambiare, lei che lettura dà di questo accostamento politico? 

“La volontà popolare espressa dal voto del 4 marzo non lascia spazio a dubbi: non solo nel mio collegio ma sull’intero territorio nazionale, il Movimento 5 stelle si è affermato come il primo partito in quasi tutte le regioni d’Italia. Un voto pressoché uniforme nella quasi totalità delle regioni. Questo non può che significare voglia di cambiamento e di mettere da parte la vecchia politica. Per quanto riguarda la Lega credo che la crescita sia dovuta al fatto che il Governo non ha saputo gestire in modo adeguato il problema dell’immigrazione. La proposta del nostro Movimento, che punta a intervenire sulle cause oltreché su un controllo più razionale dei flussi in ingresso, è l’unica credibile. Le altre mi sembra che abbiano solo il sapore della propaganda elettorale; ma questo è il momento di affrontare e risolvere i problemi reali“. 

Nel Piceno, il M5S elegge due deputati e un senatore: quali esigenze e motivazioni siete stati capaci di intercettare nel nostro territorio che gli altri non hanno compreso? 

“Sicuramente la presenza di 3 Parlamentari che possano rappresentare il territorio è una grande opportunità per il Piceno. C’è la concreta possibilità di portare in Parlamento la voce dei cittadini. Il 23 marzo ci sarà la prima seduta parlamentare di questa nuova legislatura e inizieremo subito a lavorare, innanzitutto su quei progetti di cui abbiamo parlato nel corso della campagna elettorale. Parallelamente organizzeremo un’agenda di incontri con le diverse associazioni presenti sul territorio da cui riceveremo importanti informazioni per comprendere le diverse problematiche e cercare insieme di trovare delle soluzioni condivise. Io personalmente, essendo stato scelto come espressione della società civile, ho intenzione di aprire un dialogo con tutte le forze politiche. Credo fermamente che il mondo politico debba recuperare la capacità di dialogare. È solo elevandosi dai propri egoistici desideri che si può seriamente pensare di lavorare per il bene comune. Non saprei dirle se ci sono cose che altri non hanno compreso. Da parte mia posso solo dirle che nelle cose che ho fatto e che ho detto ho cercato di metterci il cuore. Fare politica per me è stata una novità, ma non è stata una novità quella di parlare delle mie idee. E le mie idee non nascono solo da una sterile speculazione filosofica ma dall’empatia, ossia da quella capacità di calarsi nei panni di chi ti sta esponendo un problema. E quando esponi le tue idee attingendo anche al tuo mondo interiore riesci a conferire ad ogni messaggio una capacità virale che va oltre qualsiasi altra forma di propaganda. Un altro elemento che potrebbe aver favorito questo tipo di risultato è il coinvolgimento. Ogni uomo politico deve avere l’umiltà di comprendere i propri limiti e deve essere consapevole che ogni decisione va presa coinvolgendo le diverse parti sociali interessate”.

Quali saranno i suoi primi impegni per il Piceno in Parlamento, cosa il nostro territorio e questa comunità possono aspettarsi da lei e dal suo incarico?

“Una delle prime problematiche che vorrei affrontare sarà quella dello snellimento delle procedure per la ricostruzione. Anche qui la burocrazia ha fatto il suo gioco. Vorrei presentare una legge quadro per il terremoto facendo in modo che si possano definire in anticipo le procedure da adottare in caso di sisma ed evitare così quel proliferare di provvedimenti postumi che rallentano e creano disagi alla popolazione. Sicuramente la legge quadro dovrà prevedere anche l’esistenza di una Task Force di tecnici abilitati a cui la Protezione Civile potrà rivolgersi nel caso in cui ci sia bisogno di rinforzi. Sto anche valutando la possibilità di proporre un sistema di rilancio dell’economia nelle zone economicamente depresse come il nostro territorio. Vorrei ispirarmi al sistema adottato nell’area ZEC spagnola dov’è il governo ha incentivato investimenti di imprese straniere creando per loro degli sconti fiscali per la durata di tre anni, a patto però che assumano almeno 50 dipendenti e che i capitali restino in Spagna per un determinato periodo di tempo”. 

Che interlocutore si impegna a essere per il territorio? Come pensa di onorare in modo concreto la fiducia che l’intero collegio le ha dato con questa elezione?

“Come le dicevo prima, attraverso il coinvolgimento. Porterò la voce dei cittadini dentro il palazzo del Parlamento“.

Una domanda sul reddito di cittadinanza è d’obbligo: ritiene davvero che possa essere stata una leva primaria per la vittoria del Movimento 5 Stelle soprattutto nelle zone del Sud dove la disoccupazione giovanile è a livelli record?

“Ritengo sia stata data fiducia all’intero programma del Movimento, che consente un vero rilancio dell’economia. Credo che i cittadini siano stanchi di ascoltare promesse che non vengono poi mantenute perché non si vuole combattere contro gli sprechi e la corruzione. Si pensi che il reddito di cittadinanza avrà un costo stimato di circa 17 miliardi di euro, mentre gli sprechi della politica e la corruzione ci costano circa 50 miliardi ogni anno. Consideri poi che in tempi di crisi sostenere la domanda non potrà che avere effetti positivi per il rilancio dell’economia”.

Parliamo dei prossimi appuntamenti elettorali, cominciando dalle comunali 2019. Sicuramente ci sarà un candidato sindaco 5 Stelle, avete già individuato la persona giusta? Credete che un 
sindaco del Movimento sia possibile in una città come Ascoli Piceno? Escludete a priori possibili alleanze con altre forze politiche?

“Il Movimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti ma, come avvenuto in queste elezioni, è pronto ad aprirsi alla cittadinanza e a coinvolgere persone con grandi capacità tecniche. Al momento non abbiamo individuato la persona giusta da candidare come sindaco 5 stelle, ma le posso assicurare che nella scelta questa volta terremo conto del merito, delle capacità tecniche e degli aspetti umani”.

Guardiamo ancora più in là: il risultato del M5S è stato netto in tutta la Regione, cosa dobbiamo aspettarci in vista dell’appuntamento del 2020? 

“Non c’è dubbio che il Movimento 5 Stelle sia in fase di crescita quindi le previsioni dovrebbero essere non dico scontate ma in una direzione abbastanza chiara. Se il mondo politico non recupera alcuni valori e non riscopre la centralità della questione morale difficilmente riuscirà a colmare quella distanza che si è creata con i propri elettori. Insomma, i partiti non devono essere solo degli apparati di potere e di clientelismo ma i portatori di un’idea condivisa per la quale si è pronti a prestare la propria opera”.

Infine, una domanda su di lei: come giudica questa sua prima esperienza della campagna elettorale?

“Potrei usare una sola parola: “travolgente”. Mi sono trovato all’improvviso catapultato in un’avventura che mi ha appassionato anche se ha positivamente sconvolto i ritmi della mia vita. Ma è proprio perché credo negli obiettivi che mi sono posto che dedicherò ogni mia risorsa per fare in modo che il nostro territorio e il nostro Paese possano iniziare un vero e proprio percorso di rinascita“.

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