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E’ firmata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Marco Cardinelli e Daniela Massi l’interrogazione sui richiedenti asilo a Porta Cappuccina per far luce su quanto sta accadenti a Borgo Solestà dove un gruppo di richiedenti asilo, circa 6/8 persone, saranno dislocati in un appartamento di via Spontini gestito dall’associazione La Misericordia.

Come hanno spiegato i consiglieri in una nota, l’interrogazione arriva dopo l’appello di alcuni residenti rivolto al sindaco Guido Castelli per approfondire la situazione e la richiesta di maggiore chiarezza da parte del primo cittadino verso la Prefettura.

L’interrogazione di Fratelli d’Italia

I consiglieri, prendendo atto della mancanza di “soluzioni politiche e normative, a livello nazionale, comunitario e internazionale, che provvedano a una gestione sostenibile dell’emergenza, denunciano il dilagante e diffuso disagio nel territorio locale e nazionale, con conseguenti problemi correlati all’ordine e alla sicurezza pubblica, a causa della mancata identificazione di molti profughi e all’impossibilità di controllo degli spostamenti nel Paese. In questo non si fa altro che aggravare il già urgente problema della clandestinità, impedendo l’applicazione delle appropriate politiche di prevenzione e di lotta al terrorismo”.

Impossibile secondo i due consiglieri seguire le direttive del Ministero dell’Interno di smistare i profughi tra le varie regioni a tempo indeterminato, “in quanto – spiegano – allo stato attuale, non è percepibile il piano della proposta politica e risultano del tutto vulnerati i principi di autonomia e di rappresentatività diretta dei cittadini in seno alle istituzioni locali”.

I punti da chiarire

Per questo i consiglieri chiedono al sindaco chiarimenti e intenzioni in merito alla situazione. Nell’interrogazione si chiede al primo cittadino di “svolgere, con pieno mandato e nelle sedi opportune, tutte le iniziative necessarie a sensibilizzare le autorità superiori sulle problematiche relative all’accoglienza; come intende essere informato, quale Autorità Sanitaria Locale e di Pubblica Sicurezza, sul numero effettivo e sull’avvenuta identificazione degli immigrati accolti sul territorio; se ha intenzione di avviare un tavolo di confronto con le strutture ricettive, pubbliche e private, e i singoli cittadini per essere informato in via preventiva rispetto all’eventuale dichiarazione di disponibilità all’accoglienza dei migranti; se ha intenzione di richiedere alle Autorità preposte la garanzia di massima trasparenza nell’utilizzo dei fondi per gli immigrati; se ha intenzione di richiedere, altresì, la garanzia che gli accordi tra Ministero dell’Interno e Associazioni e Cooperative Sociali che gestiscono l’accoglienza dei profughi prevedano espressamente che la quota di contributo giornaliero sia condizionata all’effettiva presenza e all’identificazione dell’immigrato; se intende far verificare, con il supporto degli organi di Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico, l’agibilità e le condizioni igienico-sanitarie degli immobili in cui gli immigrati sono alloggiati, così come previsto dal regolamento comunitario e, infine, se solleciterà un incontro urgente con il Prefetto in merito all’eventuale dislocazione dei profughi nel nostro territorio”.

Di questo i consiglieri Cardinelli e Massi vorranno aver conto. “Senza discriminazione alcuna, – hanno concluso – ci sia una riduzione sostanziale di presenze su tutte le strutture di accoglienza, garantendo il più possibile la tranquillità dei cittadini, già particolarmente preoccupati per tutte le vicende accadute negli ultimi tempi”.

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