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Duecentotrenta milioni di euro di cui più di 5 milioni nelle Marche per Pasqua 2018.  A tanto ammonta il mercato delle uova di cioccolato pasquali, secondo una indagine condotta dal Centro studi Cna in collaborazione con Cna Agroalimentare tra gli iscritti alla Confederazione. Un mercato da maneggiare con cura, quindi, non solo per la fragilità delle uova. 

Tutti pazzi per le uova di cioccolato

L’indagine stima che a Pasqua 2018 si consumeranno oltre 15 milioni di uova, vendute ai consumatori mediamente a 15 euro l’una e tra i 38 e i 40 euro al chilo. Quasi 400 mila saranno le uova pasquali sulle tavole dei marchigiani.  Un terzo delle uova pasquali è di produzione artigianale. Al vertice delle preferenze i prodotti “from bean to bar” (letteralmente: dalla fava di cacao alla barretta), vale a dire i cioccolatieri che controllano l’intera filiera. 

La fotografia di Cna

“I consumatori – afferma il responsabile regionale Unione Agroalimentare Cna Marche Gabriele Di Ferdinando – puntano in maniera crescente, oltre che sulla qualità del prodotto, sulla personalizzazione: per gusto, per sorpresa inserita all’interno dell’uovo, per packaging. Le confezioni stanno diventando sempre più raffinate sia sul piano estetico (colori, grafica, lettering) sia sul piano funzionale: materiali, sistemi di apertura e di chiusura. Conseguenza, principalmente, della modifica del mercato: l’uovo, da prodotto per bambini, si è ormai trasformato in dolce per tutta la famiglia. In crescita l’acquisto di uova artigianali, con la sorpresa personalizzata”.

Gli appassionati marchigiani di uova e di cioccolato in genere possono trovare nella nostra regione 561  imprese che producono e vendono queste golosità (pasticceri, cioccolatieri, gelatai e produttori del cioccolato), di cui 160  nella provincia di Pesaro-Urbino, 122 a Macerata, 138 ad Ancona, 100 ad Ascoli Piceno e 41  a Fermo. La stragrande maggioranza, pari a 511, sono gelaterie e pasticcerie che producono artigianalmente le uova di cioccolato. 

Tutte le aziende marchigiane lavorano con una materia prima di qualità che proviene da Costa d’Avorio (che copre quasi il 50 per cento del fabbisogno), Ghana (con il 15%), Indonesia, Camerun, Brasile e in piccole quantità dai Caraibi (soprattutto cacao aromatici).

Il mercato del cioccolato

Pasqua è il periodo in cui in Italia si vende più cioccolato. Nelle Marche il consumo è ormai vicino ai cinque chili pro capite, in media con il consumo nazionale di 4,8 chili a testa. In costante crescita, ma ancora lontano dalla primatista Svizzera e dalla Germania  dove la media pro capite sfiora invece i dieci chili. Il prodotto preferito dai consumatori è la tavoletta o barretta: circa 90 milioni di pezzi complessivamente venduti ogni anno. Accanto alle declinazioni classiche nel nostro Paese, e non solo, si stanno affermando varianti salutiste: senza glutine, vegane, biologiche. 

 

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