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Governo Lega-5 Stelle, si sta lavorando a un programma unitario e ancora non si è parlato di chi sarà il premier e il vicepresidente. Luigi Di Maio e Matteo Salvini, una volta sciolti tutti i nodi evidenziati nella bozza di programma di governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle e raccolti i pareri degli iscritti, dovranno dire loro l’ultima parola.

Ad accendere la polemica sul programma è stata la segnalata mancanza di un capitolo dedicato alla questione terremoto. Nel Piceno è stato il consigliere regionale Piero Celani (Forza Italia) a sollevare la magagna. Poi una nota dell’onorevole Giorgia Latini (Lega) con la quale fa il punto della situazione.

“Le polemiche sulla presunta mancanza di riferimenti all’emergenza terremoto all’interno del contratto di governo sono state subito smentite dai fatti. – ha detto Latini – L’inaccettabile ritardo nella ricostruzione delle aree colpite dal sisma è dovuto proprio ai rappresentanti di quei partiti che, in queste ore, hanno fatto a gara nel rilasciare dichiarazioni inutilmente polemiche: se questi signori avessero profuso lo stesso impegno per riportare i nostri concittadini nelle loro case, magari qualche risultato lo avrebbero ottenuto. Invece, ad oggi, nelle sole Marche mancano ancora 435 SAE (Soluzione Abitativa in Emergenza). E loro ne sono i responsabili. Nel contratto di governo stipulato con i 5 Stelle, è ben chiaro l’impegno che vogliamo assumerci in termini di chiusura della fase emergenziale, nel dare più poteri ai sindaci per sburocratizzare la ricostruzione e per favorire il rilancio economico dei territori colpiti dal sisma. Il nostro è il governo del cambiamento e lo dimostreremo con i fatti. Agli altri lasciamo le parole”.

Le linee del programma di governo Lega-5 Stelle

Prevista la costituzione di un comitato di conciliazione chiamato a risolvere le eventuali divergenze che potranno sorgere tra le parti e raggiungere un’intesa che accontenti Lega e pentastellati. Puntini sulle i anche sul conflitto di interesse.

Superato questo aspetto organizzativo i punti attorno ai quali ruota il programma sono l’ambiente con particolare attenzione verso l’applicazione della volontà popolare dell’acqua pubblica, la tutela dei prodotti made in Italy, il sostegno alla green economy, la promozione dell’economia circolare, la mappatura dell’amianto, il risparmio e l’efficienza energetica, il contrasto al rischio idrogeologico e un piano per la chiusura delle fonti inquinanti dell’Ilva. 

Sul fronte cultura punti dedicati alla riforma del sistema di finanziamento del Fondo Unico per lo Spettacolo e un piano d’azione per migliorare i servizi offerti ai turisti. Il programma pone una lente anche su turismo, a partire dalla costruzione di un ministero ad hoc, e scuola, a partite dall’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro.

Tra i temi che hanno animato anche la campagna elettorale dei due schieramenti, ci sono anche il nodo pensioni, col superamento della Legge Fornero, immigrazione e tassazione.

Proprio a proposito di Fisco si profila l’ipotesi della Flat Tax con due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite iva e famiglie, aliquota fissa al 15% per le società; no tax area per le persone a basso reddito e pace fiscale per per casi di dimostrata difficoltà economica. Nel pacchetto di misure anche l’abolizione dello spessimetro e del redditometro, l’inasprimento della lotta all’evasione e la tassazione sui capitali esteri.

Per quanto riguarda l’immigrazione si prevede il superamento del trattato di Dublino e il velocizzarsi delle procedure di verifica delle procedure per la verifica del diritto allo status di rifugiato o meno, da ridiscutere la previsione di centri di permanenza per il rimpatrio in ogni regione e la lente su ministri di culto, moschee e altri luoghi di culto. E ancora: maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici per l’accoglienza, rigore nei rimpatri, niente vendita di armi nei paesi in guerra.

Sul fronte lavoro si lavora per l’introduzione del salario minimo orario e l’attivazione di una piattaforma digitale per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio. Rimane la proposta del reddito e pensione di cittadinanza con lo stanziamento di 17 miliardi annui per il reddito di cittadinanza e l’integrazione per le pensioni minime fino alla somma di 780 euro; da rivedere l’organizzazione dei centri per l’impiego. 

Occhi di riguardo anche per le politiche familiari e l’istituzione di un apposito ministero per la Disabilità.

Consulta qui il programma completo

L’appunto di Celani sul fronte terremoto

“Leggendo la bozza del  contratto di Governo elaborato, dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega , non c’è traccia di questo problema che dal 24 agosto 2016 ha martorizzato quattro Regioni dell’Italia Centrale, ed in particolare le Marche. Se questo dovrà essere il Contratto per il Governo del Cambiamento cominciamo bene! – ha detto il consigliere regionale Piero Celani (Forza Italia) – Mi aspettavo una chiara e netta presa di posizione delle due forze politiche circa il fallimento del modello di ricostruzione voluto dal Pd e che costringe ancora migliaia di marchigiani a vivere in albergo, senza alcuna reale prospettiva di vedere ricostruita la propria abitazione nei prossimi anni, e invece nulla di tutto questo”.

Il consigliere di Forza Italia Celani pensava che ci fosse l’impegno a regionalizzare il processo di ricostruzione nominando un commissario per ogni regione.

“Pensavo che fossero previsti importanti provvedimenti per incentivare gli investimenti nelle aree terremotate, e idonei sostegni economici, per quegli imprenditori, agricoltori e commercianti che nonostante tutto hanno deciso di restare in quelle zone martoriate, a costo di grandissimi sacrifici. E invece, solo generici impegni sul tema lavoro. Analogo assordante silenzio sui temi del turismo e dello sviluppo delle infrastrutture in tali territori. – ha concluso – In queste zone non servono redditi o pensioni di cittadinanza: la gente è orgogliosa, vuole un lavoro dignitoso, e la possibilità di riprendere un percorso di crescita economica delle loro attività. E’ stata una svista? Me lo auguro”.

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