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Alberto Mario Banti è uno stimato storico e pensatore che ha scritto per Laterza un libro denso e ricchissimo dal titolo suggestivo di Wonderland, dedicato all’immaginario costruito dalla cultura americana fatta di benessere e pubblicità, che avremo l’onore di avere ospite alla Rinascita giovedì 7 giugno dalle 18 per una serata animata dalla geniale Lucrezia Ercoli, creatrice del format popsophia.

Questo incontro, una sorta di spin off del noto festival che incentra la sua riflessione sul mondo contemporaneo, è una occasione preziosa per conoscere da vicino l’importanza che i mass media e la comunicazione attraverso cinema, televisione e pubblicità  hanno nella nostra stessa capacità di vedere e concepire il mondo.

 Wonderland ci racconta infatti di come è nata la cultura di massa negli anni 30, delle sue evoluzioni durante i favolosi anni cinquanta, del periodo complesso e ricchissimo di suggestioni del 68 e delle linee di azione della controcultura per poi arrivare al ritorno di una nuova egemonia, quella dello yuppismo degli anni ottanta.

Il viaggio attraverso i miti collettivi generati dai mass media è una cartina di tornasole utile a capire la storia e la politica del passato e del presente. Per questo motivo vorrei dedicare questo post ai “miti” e alla cultura pop.

Inizio citando l’acuto saggio scritto da Lucrezia Ercoli, nostra moderatrice per l’incontro con Banti, previsto per giovedì 7 giugno dalle 18 alla Rinascita, “Che la forza sia con te! Esercizi di POPsophia”.

Solo un breve estratto per darvi un accenno della grande contemporaneità di questo argomento: “La popsophia – parafrasando impunemente il Socrate del Teeteto di Platone – assomiglia all’arte delle levatrici, pur operando sulle pop-star, sulle fiction, sui programmi tv, sui fumetti, sui best-seller, sul reality show e non sulle partorienti.

Un tentativo di discernere, in mezzo alle infinite sollecitazioni del presente, nuove domande, nuovi strumenti, nuovi linguaggi, nuove idee. La popsophia che ispira queste pagine, insomma, è un’avventura sentimentale e perversa, esposta e vulnerabile, aperta alla contraddizione, all’errore e al fraintendimento.

Perché alla fine, parafrasando Roland Barthes, le cose intellettuali dovrebbero assomigliare alle cose amorose”.

A questa lettura faccio seguire un altro testo, che forse vede nella cultura mainstream anche i suoi rischi e le sue derive. Se analizzare le passioni collettive può essere affascinante il subire le idee della massa è pericoloso.

Il godibile “Scemocrazia” è un utile vademecum contro complottisti e diffusori di fake news che tanta presa hanno purtroppo sulle nuove masse che dalla tv sono passate alla navigazione sul web.

Massimiliano Parente, autore ricco di verve, prende di mira, uno per uno, i luoghi comuni del pensiero, della politica, del costume, senza rinunciare a portare serie prove scientifiche, anche perché spesso il pensiero scientifico non è intuitivo (altrimenti il Sole girerebbe ancora intorno alla Terra).

Un libro contro il pensiero comune che smonta tanti cliché della nostra società che crediamo moderna anche se spesso non lo è affatto, un libro di satira contro i luoghi comuni, le mode e ogni credenza non razionale. Corredato da una Bibliografia essenziale (per essere meno scemi).

Concludo con un richiamo ai miti. L’eroe senza macchia e senza paura è un continuum della psiche dell’uomo. Non riusciamo a vivere senza miti. Dagli eroi greci fino agli X-man abbiamo sempre voluto sognare un uomo capace di risolvere tutti i problemi.

Per capire di più questo meccanismo vi segnalo “Supereroi”, il primo studio compiuto in Italia sugli stemmi dei supereroi.

Grazie ad un patrimonio culturale che affonda nelle pieghe più profonde della nostra cultura, Ivan Baio ha analizzato questo mito contemporaneo. E il suo viaggio nella terra sconfinata dei simboli, compiuto indossando una tuta, una maschera e un mantello, riserverà più di una sorpresa al lettore.

Come avrete capito da queste brevi note, l’ appuntamento con Wonderland di Alberto Mario Banti e tutto il bagaglio di simboli e significati che racchiude è imperdibile! Vi aspetto giovedì 7 giugno dalle 18 alla Rinascita!

Scrivete mia info@bibliodiversita.it

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