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I videogiochi sotto la lente della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che ha scoperto una maxi-frode nel settore che ha portato al sequestro di 19 apparecchi e alla denuncia di 6 persone. 

Due le operazioni condotte simultaneamente l’una dal Gruppo di Fermo e l’altra dalla Compagnia sambenedettese ed avviate sulla scorta degli elementi di intelligence acquisiti con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ancona.

L’operazione della Guardia di Finanza

Tutto è cominciato dal controllo di un esercizio commerciale di Porto Sant’Elpidio in provincia di Fermo, qui è stato scoperto che otto apparecchi e consegni da intrattenimento non erano collegati alla rete statale di raccolta. In pratica all’interno di queste slot machine erano posizionate delle schede a comando che consentivano l’interruzione dell’invio dei dati telematici. Denunciate all’Autorità Giudiziaria tre persone per il reato di frode informatica aggravata e contestualmente contestate sanzioni a carico dell’esercente ed anche della ditta proprietaria degli stessi apparecchi per complessivi 201.000 euro.

Le indagini hanno portato a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno dopo le fiamme gialle hanno trovato apparecchi della stessa ditta. gli apparecchi sono risultati al centro di un’altra consistente frode informatica, anch’essa finalizzata ad eludere la rete telematica di controllo e per la quale sono stati sottoposti a sequestro 11 apparecchi da intrattenimento, contestate sanzioni per complessivi 211.500 euro e deferite all’Autorità Giudiziaria 3 persone per frode informatica aggravata, tra esercente e ditte proprietarie degli stessi apparecchi. Sequestrati anche 13.600 euro in contanti.

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