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Ascoli, l’imbarazzante prestazione offerta in Coppa Italia, ha messo in evidenza un aspetto su tutti: servono innesti importanti da reperire sul mercato e in tutti i reparti.

Ascoli, ecco l’analisi di ciò che serve

Prendere 4 gol contro una squadra di categoria inferiore fa sempre male. Fa ancora più male se si tratta di un esordio davanti al proprio pubblico, con una nuova proprietà. Massimo Pulcinelli non si sarà divertito affatto nel vedere i suoi crollare sotto i colpi della Viterbese.

Ma, analizzando la gara, oltre alla condizione fisica abbastanza scarsa dell’undici di Vivarini, si è visto chiaramente che la squadra è assolutamente da completare e in tutti i reparti.

Sono arrivati 6 nuovi acquisti, ma sicuramente non bastano. Diversi i ruoli chiave ancora scoperti. In primis il portiere: Ivan Lanni  dopo la passata stagione non si sa quanto possa essere affidabile nel svolgere un ruolo che ha ricoperto egregiamente per tre anni. Auguriamoci di essere smentiti, ma un altro portiere serve sicuramente. Passando alla difesa, dove l’unica novità è Brosco, questo reparto ieri ci è parso in grande difficoltà anche con un palese equivoco tattico: Mengoni sul centro sinistra. Il capitano bianconero, 35 anni, è andato in grandissima difficoltà in occasione del terzo e quarto gol degli ospiti quando Vandeputte lo ha ridicolizzato. Mengoni, a nostro avviso, può fare il centrale nella difesa a 3 e basta. Vuoi per una questione anagrafica, vuoi per una questione di freschezza atletica. 

A centrocampo, ci sono diversi problemi. In cabina di regia Buzzegoli ieri è stato uno dei meno peggio, ma anche per lui la carta d’identità dice 35 anni. Un’età che non gli potrà garantire di giocare le 42 o forse più partite previste in cadetteria. A breve dovrebbe essere ufficializzato Zebli, classe ’97 ex Perugia ma con già circa 50 presenze in questa categoria. Potrebbe sicuramente rappresentare un buon elemento. Anche sulle fasce mancano dei tasselli: a destra serve un vice Kupisz, mentre a sinistra dipende molto da cosa pensa Vivarini. Ci sono già Mignanelli e Valeau e all’occorrenza Baldini. Numericamente quella corsia sarebbe ampiamente coperta ma le incognite sono parecchie: Mignanelli è in calo dopo la prima stagione positiva in bianconero, Valeau è alla prima stagione tra i professionisti, mentre Baldini come ieri, pare rendere meglio da mezzala che da esterno.

Passiamo all’attacco, qui il discorso si fa più complicato. Vivarini può contare su Ganz, Beretta, Rosseti, Santini, Ngombo e il giovane Tassi. Per quanto riguarda Ganz, ieri l’unica palla buona che ha avuto l’ha tirata addosso al portiere, ma come ha detto il mister l’ex attaccante del Pescara può diventare determinante negli ultimi 20 metri. Beretta è sicuramente il più in forma al momento, contro la Viterbese ha tirato tre volte in porta, dimostrando comunque impegno e sacrificio. Rosseti è un’incognita dal punto di vista fisico, mentre l’ultimo arrivato Ngombo è tutto da scoprire. Serve un attaccante di categoria, capace di garantire un buon numero di gol, altrimenti sarà dura. 

Dunque ricapitolando servono: un portiere, un difensore centrale di sinistra, un regista e forse due esterni, e un attaccante. Inoltre bisogna piazzare gli elementi in esubero. Il tutto dovrà essere fatto entro il 17 agosto, giorno di chiusura del mercato. Il tempo stringe e non si può sbagliare.

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