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È sabato il gran giorno di Goran Bregovic Ascoli Piceno, in piazza del Popolo, alle ore 21:30, con l’unica tappa nelle Marche del tour incentrato sulla sua nuova produzione, “Three Letters from Sarajevo”, partito da Lecce lo scorso Febbraio.

Chi è Goran Bregovich

Nato a Sarajevo, Goran Bregovic da padre croato, membro dell’Armata Popolare Jugoslava, e madre serba. Dopo il divorzio dei genitori, visse assieme alla madre nella zona a predominanza musulmana di Sarajevo, entrando in questo modo a contatto con tutte e tre le culture, nazionalità e religioni che formano la Bosnia ed Erzegovina.

Attualmente risiede a Parigi, ma ha vissuto anche in Italia.

A soli sedici anni, la madre gli permise di andare a vivere al mare da solo, dove si mantenne suonando musica folk in un bar di Konjic, lavorando nell’edilizia e distribuendo quotidiani. Ad un concerto dei Beštije venne notato da Željko Bebek, che lo invitò a suonare il basso nel suo gruppo Kodeksi.

Nell’estate del 1969 il gruppo lavorò in un famoso hotel Dubrovnik, intrattenendo i numerosi turisti presenti sulla costa dalmata. Nel 1969 Kodeksi era formato dai seguenti componenti: Goran Bregović, Željko Bebek, Ismeta Dervoz, Eduard Bogeljic e Luciano Paganotto. Concluso questo periodo, vennero invitati a suonare nel night club di Napoli “Lo Schiribizzo”.

Ha fondato il gruppo rock più celebre ai tempi della Jugoslavia, i Bijelo Dugme ma divenne internazionalmente famoso per la composizione delle colonne sonore di numerosi film.

Il suo primo progetto fu Il tempo dei gitani di Emir Kusturica (1989), che ottenne grande successo di critica e pubblico sia per la pellicola sia per la colonna sonora. La collaborazione tra Bregović e Kusturica continuò e Bregović compose la musica del film successivo, Il valzer del pesce freccia (1993). Le canzoni vennero cantate da Iggy Pop.

Uno dei maggiori progetti successivi fu la musica maestosa e con toni rock de La Regina Margot, diretto da Patrice Chéreau.

Il film vinse due premi al Festival di Cannes (1994).

Ancora maggiore fu il successo di Underground di Kusturica che ottenne la Palma d’oro a Cannes (1995)

In Italia ha duettato con i Modena City Ramblers, celebre la sua versione della canzone “Bella Ciao”.

Goran Bregovich; l’album “Three letters from Sarajevo”

Stimatore della cultura zigana, incide la storia della sua città, Sarajevo, sul pentagramma e la lascia raccontare dalla sua musica. A Sarajevo convivono campanili e sinagoghe, scenario di una delle più grandi atrocità del novecento, di un assedio ed una guerra feroci, le cui immagini ancora fanno paura.

L’album “Three letters from Sarajevo” (uscito con Universal il 6 ottobre 2017) è un progetto che vede l’artista sul palco con un’orchestra formata da voci bulgare, percussioni, un coro di voci maschili e archi, e un crogiuolo gitano, a raccontare la diversità religiosa e la coesistenza pacifica. Alle canzoni che combinano insieme una grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità, hanno  collaborato artisti ebrei, cristiani, musulmani, l’israeliano Asaf Avidan, l’algerino Rachid Taha, la spagnola Bebe e Riff Cohen.

Goran Bregovic scrive, tre lettere da Sarajevo, una ad un cattolico, una ad un ebreo ed una ad un musulmano, per raccontare che la convivenza ed il dialogo tra culture diverse è possibile, che l’uomo deve percorrere la strada della coesistenza pacifica, che l’arte unisce e armonizza ogni diversità. C’è un prologo, c’è la guerra e poi ci sono le tre lettere, simbolicamente interpretate da tre assoli di violino.

“Il violino nell’album è suonato in tre modi diversi: classico, così come lo suonano i cristiani, klezmer secondo la tradizione ebraica, che è una tecnica piuttosto differente, e infine all’orientale, come lo suonano i musulmani” ha raccontato Bregovic.

“Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui”. 

Bregovic Ascoli Piceno, l’orchestra e la scaletta del live

Goran Bregovic alla Chitarra, Sintetizzatore, Voce, accompagnato da una band gitana di fiati con Muharem Redžepi – Goc (Grancassa tradizionale), Voce, Bokan Stankovic – Prima Tromba, Dragic Velickovic – Seconda Tromba, Stojan Dimov – Sax, Clarinet, Aleksandar Rajkovic – primo Trombone, Glockenspiel, Milos Mihajlovic – Secondo Trombone  e le voci bulgare di Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova Aleksandrova.

Ad Ascoli Piceno Bregovic presenterà gran parte del nuovo disco, ma anche i grandi successi degli ultimi album e le indimenticabili colonne sonore che lo hanno reso celebre.

Per questo che è il tour estivo, Goran Bregovic sarà accompagnato dalla sua storica formazione “The Wedding and Funeral Band”.

Biglietti disponibili nei circuiti Ciaotickets, Vivaticket e TicketOne. Infoline, prenotazioni e prevendite 0733.865994.

Ticket in prevendita nei circuiti Ciaotickets, Vivaticket e TicketOne. Infoline, prenotazioni e prevendite 0733.865994.

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