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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuto martedì a Pisa, presso la scuola superiore Sant’Anna, l’incontro di lancio del progetto Prisca; finanziato dalla Commissione Europea, consiste nella sperimentazione di due centri di riuso volti ad avviare il riutilizzo di beni presenti nel flusso dei rifiuti solidi urbani e che in assenza di una filiera organizzata sarebbero destinati allo smaltimento. 

IL PROGETTO – Presenti all’incontro il consigliere comunale Andrea Marinucci e il responsabile dell’Ufficio Europa comunale Sergio Trevisani che si sono occupati dei rapporti per la fattibilità del progetto nella zona rivierasca. Durerà fino a giugno 2015 la sperimentazione che si terrà a Vicenza e a San Benedetto, grazie al sostegno del Comune rivierasco che si impegnerà principalmente nelle attività di costituzione di una struttura atta ad ospitare un centro per il riuso, allestirne gli spazi, ricercare un gruppo di operatori per costituire una cooperativa sociale che raccoglierà i materiali da riusare dopo averli sistemati, implementarne l’attività ed avviarla per un periodo di 2 anni.

 

LE COLLABORAZIONI – I centri coinvolti potranno contare sul supporto tecnico scientifico fornito dalla Scuola Superiore di Sant’Anna, capofila del progetto, a cui spetterà il compito di validare i risultati della dimostrazione, e dal centro di ricerca economica e sociale “Occhio del Riciclone”, esperto nella progettazione di politiche ambientali che valorizzino le economie popolari e lo sviluppo locale. Il progetto, inoltre, si completerà con un’intensa attività di comunicazione, condotta sull’intero territorio nazionale da Wwf Ricerche e Progetti e che punterà a far crescere la consapevolezza dei cittadini sull’importante valore ambientale del riutilizzo, nonché attraverso la messa in rete con le buone pratiche europee sul tema.