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ASCOLI PICENO – “Un’occasione in più per quanto riguarda la crescita cultura della città e soprattutto una ulteriore opportunità per i visitatori che ogni giorno arrivano sotto le Cento Torri da ogni parte d’Italia”. Con queste parole il sindaco Guido Castelli, questa mattina, ha esordito nel corso dell’inaugurazione di due nuove gallerie della pinacoteca civica che sono state ristrutturate e riconsegnate ai cittadini e a tutti gli appassionati d’arte. Infatti, dopo che nei primi giorni di dicembre si svolse la riapertura della sale intitolate a Riccardo Gabrielli, Adolfo De Carolis e Domenico Ferri, tornano finalmente ad essere fruibili anche le due restanti gallerie del secondo piano della struttura di piazza Arringo. Si tratta, nella fattispecie, della Sala Giosafatti e della Sala Pasqualini.

La prima, come ha sottolineato anche il direttore della civica pinacoteca, il professore Stefano Papetti, è dedicata a Lazzaro e Giuseppe Giosaffatti, scultori del 18esimo secolo, mentre la seconda è caratterizzata principalmente dall’esposizione della collezione di liuteria, con i violini dello stesso Pasqualini che sono stati restaurati dall’ascolano Piero Castelli. Entrambe le gallerie sono state sottoposte a lunghi lavori di ristrutturazione, così come del resto le altre, dopo il terremoto che nel 2009 colpì L’Aquila e provocò danni anche alla struttura museale di piazza Arringo.

“E’ stato importante per la nostra città riappropriarsi anche di questa due sale così belle, suggestive e ricche di storia – ha spiegato il sindaco Castelli, con palpabile entusiasmo – Siamo davvero molto soddisfatti per l’opera di ristrutturazione che è stata svolta nel corso degli ultimi mesi e finalmente tutti i turisti che decideranno di trascorrere ad Ascoli le vacanze di Pasqua potranno entrare anche in queste due sale che abbiamo appena inaugurato. Per la nostra amministrazione, dunque, si tratta proprio di una grande soddisfazione”. “Questa è una giornata molto importante per la città – ha proseguito, poi, il direttore della pinacoteca Papetti – Molte persone non conoscono le opere che sono custodite nei nostri musei e vedere così tanta gente interessata alla riapertura di queste due sale dimostra come stia crescendo l’interesse culturale da parte degli ascolani e come ormai il capoluogo piceno rappresenti un punto di riferimento per gli appassionati d’arte di tutto il mondo”.