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Cari amici amo molto la festa della liberazione e ogni anno cerco sempre di segnalare libri e letture inerenti al tema. Anche quest’anno vi consegnerò a fine post un consiglio di lettura dedicato alla liberazione ma prime vorrei lasciarmi guidare da letture più randomiche come quelle che mi sono selezionata per questi giorni di festa. Vi dirò sono andata molto a gusto personale anche se i libri che segnalo sono tutti in qualche modo legati alla potenza della letteratura e della lettura come strumento di miglioramento della vita. Diciamo che sono letture di “parte”? Forse sì ma cosa via aspettate da una lettrice?

Comincio segnalando un libretto piccolo ma delizioso. L’autore è il grande filosofo Jean-Luc Nancy che ha dedicato un omaggio raffinatissimo al mondo del libro: “Del libro e della libreria” è il genere di testo da regalare all’amico libraio, all’appassionato o a chi va in estasi sentendo il “profumo della carta”. Attraverso riferimenti colti e attenti si viaggia a si scopra cosa ha di speciale questo strano prodotto dell’uomo, il libro. L’unica creazione infinita di una creatura finita.

Proseguo con un testo più tecnico ma altrettanto interessante. Cosa ha significato per il cervello umano imparare a leggere? In che modo il linguaggio e il pensiero si sono plasmati e hanno reso l’umano cò che è? Per rispondere a questi quesiti tra biologia e filosofia c’è da leggersi il bel volume “Proust e il calamaro” di Marianne Wolf.

Terzo volume della mia tripletta è un classico di Simone Weil “La rivelazione greca”. La nascita della nostra cultura è avvenuta in Grecia dove i miti e i poemi degli antichi hanno strutturato il nostro modo di raccontare le storie e il nostro modo di essere creature etiche.

Bene, concludo, come promesso, con il libro dedicato al 25 aprile e alla liberazione. Si tratta di una storia bella, di una donna coraggiosa. Di Lidia Menapace “Io, partigiana”. Una figura che ci rende orgogliosi e che spero possa essere d’ispirazione.

A presto, scrivetemi su info@bibliodiversita.it