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ASCOLI PICENO – Basterebbero 7,3milioni di euro secondo il Governo per gestire in maniera standard e ottimale la burocrazia comunale, ma ad Ascoli Piceno se ne spendono 14,4. Peccato veniale per la realtà maceratese dove rispetto ai 6,2milioni di euro ne vengono spesi 7,1 con uno spreco di 900mila euro; tra le virtuose Fermo con una spesa di 5milioni contro i 5,5. Questi i dati dell’indagine del Sole24Ore sulla base della rielaborazione dei dati Copaff, del ministero dell’Economia e dell’Ifel.

A far elevare i costi della burocrazia comunale quelli degli uffici come entrate, servizi tecnici, anagrafe, stato civile, servizi elettorale, leva statistica e i più vari servizi generali. Parlando in percentuali ed estendo il discorso all’intera regione, Pesaro e Fermo non sprecano, Macerata lo 0,3%, Ancona, l’1,4% e Ascoli Piceno è nel girone degli spreconi con il 2,3% di spreco.