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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo un riserbo nel rispetto degli organi deputati a far chiarezza sulla storia della sentenza del Tar, il sindaco Giovanni Gaspari vuole spiegare cosa sta accadendo a palazzo a seguito dell’annullamento della delibera di approvazione dell’assestato di Bilancio 2013

“Il 3 aprile, giorno in cui ho avuto notizia della sentenza, ho subito contattato il Prefetto di Ascoli Piceno per avere delucidazioni in ordine al comportamento da tenere. Il colloquio mi è stato accordato per il 10 aprile, ma da allora non ho avuto più notizie da nessuno degli organi che hanno il potere e la competenza di indicare come si debba procedere. – scrive in una nota Gaspari – Nel frattempo la situazione sta diventato veramente delicata: l’attività amministrativa sta rischiando la paralisi.

È evidente infatti che, in questa situazione, non è possibile procedere all’approvazione del bilancio di previsione 2014 mancando i presupposti contabili derivanti dall’atto annullato. Senza bilancio non si possono, ad esempio, sottoscrivere i contratti conseguenti a gare d’appalto e già si profilano minacce di azioni legali per il mancato adempimento di obbligazioni. Imprenditori che propongono prospettive di investimento sul territorio chiedono se sia quest’Amministrazione o un Commissario il soggetto con cui interloquire. – prosegue – La Giunta e il Consiglio comunale sono nei fatti impossibilitati ad operare. In sintesi, tutti gli organi rappresentativi dell’Ente e della Città rischiano di essere minati nella loro credibilità”.

Il Comune di San Benedetto del Tronto si trova in una situazione complicata in un momento dell’anno particolarmente importante per l’andamento dell’attività cittadina. La paralisi amministrativa, infatti, non permetterebbe di approvare la programmazione estiva, i piani di accoglienza e gli interventi preventivati.

“Mi sto attivando affinché i parlamentari del territorio ricevano quanto prima una dettagliata relazione su quanto sta accadendo affinché possano rivolgersi alle sedi competenti per far sì che qualcuno risponda di questa situazione inaccettabile, ferma restando la valutazione dei danni che San Benedetto sta subendo e di cui qualcuno dovrà rispondere. – chiosa – Chiedo dunque pubblicamente che chi di dovere si esprima chiaramente se l’Amministrazione può operare o se debba essere sostituta da un Commissario. Questa situazione di incertezza non è più tollerabile. San Benedetto, prima ancora che il sindaco e l’Amministrazione, merita rispetto”.

Intanto la lettera tanto attesa non è stata ancora protocollata in Comune ed è sulla scrivania della Prefettura di Ascoli Piceno.