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ASCOLI PICENO – “Il movimento civico è qui, compatto, con la sua dignità e la sua onestà intellettuale e qui resteremo, tutti, anche dopo il 25 maggio. Il nostro destino non dipende dalle prossime comunali e dimostreremo alla città che essere dentro o fuori per noi non cambia niente”. Chiaro e diretto il coordinatore Roberto Paoletti nel bilancio dei dieci anni di “pungicate” fatto questa mattina assieme a Lara Caponi e a Marco Regnicoli. “Abbiamo sempre messo al primo posto – ha continuato Paoletti – la partecipazione del cittadino nelle decisioni importanti per la città. Rimarchiamo la nostra diversità e ai tanti corteggiatori in vista delle prossime comunali da cui ci siamo chiamati fuori, abbiamo risposto di no“. 

“I nostri primi cinque anni all’opposizione, durante l’amministrazione Celani – ha ricordato Lara Caponi – abbiamo lavorato con la coalizione di allora in modo serio ed estremamente organizzato grazie a Giorgio Rocchi, conquistando risultati molto importanti per Ascoli. Ci siamo opposti al polo universitario, così come lo voleva la giunta di allora, al progetto per il tirassegno che oggi – grazie a quell’opposizione – è stato riconsegnato ai cittadini e alle famiglie. Rivendichiamo con molto orgoglio i due voti decisivi per l’approvazione del contratto di quartiere, occasione in cui prendemmo le distanze dal centrosinistra”. “Gli ultimi cinque anni – si è aggiunto Regnicoli – siamo stati fermi e decisi in ogni occasione. La dittatura della maggioranza non ci ha sicuramente consentito di concretizzare tutto quello che avevamo in mente, tuttavia abbiamo fatto un grande lavoro sulla Saba, sulla partita delle società partecipate e sugli sprechi di questa amministrazione. Sulla riconversione dell’ex area Sgl Carbon abbiamo nuovamente dissentito dalla posizione dei democratici, per noi la cosa essenziale era far partire il progetto, il tempo per migliorare quell’accordo di programma c’è. E, in particolare, nell’ultimo consiglio comunale siamo riusciti a far approvare all’unanimità la delibera sugli orti sociali e di questo siamo molto fieri”. Indicazioni di voto? “Nessuna – rispondono in coro – vogliamo che il cittadino sappia scegliere per sé”.